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Tutti in piazza per protestare contro l'assalto israeliano alla Flotilla

È mezzanotte e Roma non dorme. Una folla compatta, giovane e intergenerazionale, ha invaso le vie del centro gridando “Palestina libera”.

Tutti in piazza per protestare contro l'assalto israeliano alla Flotilla
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Alessia de Antoniis Modifica articolo

2 Ottobre 2025 - 00.39 Globalist.it


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È mezzanotte e Roma non dorme. Una folla compatta, giovane e intergenerazionale, ha invaso le vie del centro gridando “Palestina libera”.

Il corteo, partito dalla stazione Termini, è arrivato fino a piazza Barberini. L’obiettivo dichiarato era raggiungere i palazzi della politica: Montecitorio e Palazzo Chigi. Ma la polizia ha presidiato e bloccato tutti gli accessi alla piazza e gli incroci che conducono al cuore delle istituzioni. Così i manifestanti si sono fermati lì, senza disperdersi, continuando a scandire cori.

Sventolano bandiere palestinesi, striscioni che chiedono la fine del genocidio, fumogeni rossi che illuminano la notte come torce. È una marcia che scorre come un fiume in piena: pacifica, determinata, festosa.

C’è Anna, che ha attraversato le lotte del ’68: «Per la prima volta non mi sento l’anziana, è bellissimo vedere così tanti giovani». C’è Marco, con Paolo e Camilla, che hanno lasciato la birreria dopo aver visto le immagini sui social: «Abbiamo deciso all’istante di scendere in piazza. Non potevamo stare fermi».

Roma, per una notte, si è fatta eco di una voce corale: “Roma sa da che parte stare! Free Palestine!”

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