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Attacco alla Sumud Flotilla, ripartono le mobilitazioni da nord a sud

Dopo lo sciopero di lunedì, sit in di protesta in varie città d'Italia per difendere la Flotilla e in solidarietà al popolo palestinese.

Attacco alla Sumud Flotilla, ripartono le mobilitazioni da nord a sud
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24 Settembre 2025 - 22.56


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di Caterina Abate

Dopo gli attacchi da parte dei droni israeliani alla Sumud Flotilla di questa notte, è partito in tutta Italia un tam tam per l’organizzazione di presidi in solidarietà dei civili a bordo. A Siena, circa 400 manifestanti hanno animato la piazza, chiamati a raccolta dal Comitato Palestina Siena. Le istanze espresse sono state non solo la richiesta di una presa di posizione netta da parte del governo nazionale in difesa dei nostri concittadini sulle navi della Sumud, ma soprattutto quella di dare una risposta netta di condanna per le azioni genocide di Israele contro il popolo di Gaza. Era stato anche chiesto un incontro con il Prefetto, che è però stato rifiutato.

Il presidio di questo pomeriggio a Siena era stato anticipato da altre manifestazioni in sostegno della Flotilla e dei Gazawi, come il corteo che si è svolto domenica scorsa 21 settembre per la vie della città, partito da piazza Gramsci e concluso a piazza Salimbeni, luogo piuttosto simbolico per la storia della città e dell’Italia intera, essendo l’affaccio sulla sede del Monte dei Paschi. 

Questo pomeriggio in molte altre città si sono svolti analoghi presidi, dal nord a sud. A Torino, riporta Torino Today, poco più di mille persone si sono radunate a piazza Castello, e numeri affini si sono avuti anche a Bologna. Catania che ha dimostrato più volte vicinanza alla causa palestinese, soprattutto in questo ultimo drammatico frangente storico, ha visto un nutrito gruppo di manifestanti in via Etnea, nei pressi della sede della Prefettura. 

(presidio alla Prefettura di Catania, per gentile concessione di Francesco Mannino)

Le parole d’ordine sono state ovunque Stop Genocide!, Palestina libera! e Siamo tutti sulla Flotilla!, dimostrando come l’istanza Palestinese sia riuscita non solo a far mobilitare un intero paese, che lunedì si è bloccato per gli scioperi, ma abbia anche incontrato la solidarietà di un’ampia fetta di popolazione, come non si vedeva da anni. 

La Sumud Flotilla inoltre sui propri profili social chiede di sostenere la propria attività umanitaria, nata dal basso inviando tutti in massa mail di protesta al Ministero degli Esteri, ai seguenti indirizzi: unita.crisi@esteri.it , gabinetto@esteri.it

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