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Global Sumud Flotilla, cosa non va bene nelle parole della premier e gli ultimi aggiornamenti 

Mentre il papa riceve Herzog e la presidente del consiglio Meloni rompe il silenzio, la Flotilla ritarda la partenza dalla Sicilia. È mobilitazione nazionale.

Global Sumud Flotilla, cosa non va bene nelle parole della premier e gli ultimi aggiornamenti 
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4 Settembre 2025 - 18.20


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La presidente del consiglio Meloni si è finalmente espressa sulla Global Sumud Flotilla anche se dalla sua risposta sembrerebbe che non abbia compreso la natura dell’iniziativa: la Flotilla è una manifestazione civile, nata dal basso, non violenta per attirare e mantenere alta l’attenzione sul genocidio e cercare di rompere il blocco navale illegale israeliano intorno a Gaza per portare aiuto là dove i canali umanitari ufficiali non sono riusciti ad agire adeguatamente.

Da quando è stato aperto il primo canale umanitario delle Nazioni Unite, l’esercito israeliano, che ha sempre controllato tali spostamenti, ha continuato a ostacolare lo smistamento di cibo e materiali, ha utilizzato i punti di distribuzione come trappole per uccidere le persone, ha lasciato marcire o contaminato le provviste per favorire la diffusione di malattie e provocare la morte indiscriminata di tutti i palestinesi che non erano ancora rimasti uccisi nei bombardamenti a tappeto su Gaza, fossero anziani, donne o bambini. E nel fare tutto ciò ha comunque continuato a diffondere fake news su come fosse colpa di Hamas e delle Nazioni Unite se gli aiuti non arrivassero alla popolazione, basti pensare al caso degli influencer americani e israeliani pagati dal governo di Netanyahu per girare dei video prettamente propagandistici.

Quindi, la nostra premier, nell’invitare la Flotilla a utilizzare i canali istituzionali e interrompere l’operazione, avalla l’operato israeliano e se ne rende per l’ennesima volta complice. Per lo meno promette protezione agli italiani che partecipano alla missione. In calce, il testo integrale della risposta della presidente alla segretaria del PD Schlein che in una lettera aveva invitato la premier a esprimersi.

Diversamente da quanto sta accadendo in Italia, il governo spagnolo ha annunciato l’estensione della protezione diplomatica ai cittadini spagnoli che si sono imbarcati con la Global Sumud Flotilla.
Nel frattempo slitta a domenica la partenza dalla Sicilia, inizialmente prevista per oggi. Le prossime saranno giornate di mobilitazione, i presidi e i cortei sono stati organizzati lungo tutto il territorio nazionale, con un focus sulle città portuali. Una resistenza rumorosa e incandescente è proprio quella del Collettivo Autonomo dei Lavoratori Portuali (CALP) di Genova. Se la Flotilla verrà intercettata, bloccheranno l’Europa. Questa la promessa lanciata già tre giorni fa alle istituzioni e alla popolazione. La stessa risolutezza arriva anche dall’Unione Sindacale di Base (USB) che annuncia sciopero generale se la Sumud sarà attaccata. 

In mattinata è invece atterrato a Roma il primo ministro israeliano Herzog (lo stesso che autografava per le telecamere le bombe dirette sui palestinesi), ricevuto da Papa Leone XIV in un’udienza privata di oltre due ore. Il Vaticano rende noto che era stato Israele a chiedere tale incontro. L’ordine del giorno pubblicato dall’agenzia Ansa riporta che sono stati discussi gli sforzi per riportare indietro gli ostaggi israeliani, la lotta contro l’antisemitismo nel mondo e la protezione delle comunità cristiane in Medio Oriente; un programma che non fa cenno ai crimini di Israele ne a concrete vie per fermare il genocidio.

La diplomazia sarà pure un’arte sottile ma questa appare più come una legittimazione dell’operato israeliano. 
Nel frattempo le comunità cristiane palestinesi resistono al fianco di quelle musulmane sotto la guida dei patriarchi di Gerusalemme dei Latini, il cardinale Pizzaballa, e dei Greco-Ortodossi, Teofilo III, inamovibili nella loro decisione di restare al fianco di una popolazione fraterna, vittima della furia scellerata di un odio politico giustificato con la strumentalizzazione di una fede religiosa.

A seguire il testo della risposta della presidente Meloni alla segretaria del PD Schlein ( Agenzia Nova)

Gentile Onorevole,
facendo riferimento alla Sua lettera, con la quale chiede di essere informata su quanto il Governo italiano intende fare per garantire tutela e sicurezza, in caso di necessità, per tutto l’equipaggio dell’iniziativa internazionale denominata “Global Sumud Flotilla”, con la quale 40 imbarcazioni intendono consegnare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza, si rappresenta quanto segue:

– per agevolare il buon esito della finalità rappresentata, ovvero la consegna di generi di prima necessità alla popolazione palestinese, tenuto conto della limitata quantità di aiuti trasportabili sulle imbarcazioni coinvolte, si suggerisce la possibilità di avvalersi di canali alternativi e più efficaci di consegna;

– tra questi, mi permetto di segnalare i canali finora attivati dal Governo italiano, che, come è noto, svolge un ruolo di primo piano nel prestare assistenza alla popolazione civile attraverso l’iniziativa umanitaria “Food for Gaza”, con cui è stato possibile distribuire oltre 200 tonnellate di generi di prima necessità, aiuti alimentari e sanitari, toccando anche le aree più isolate e difficilmente raggiungibili della Striscia;

– avvalersi dei canali umanitari già attivi, non solo da parte del Governo italiano, eviterebbe di esporre i partecipanti all’iniziativa “Global Sumud Flotilla” ai rischi derivanti dal recarsi in una zona di crisi e al conseguente onere a carico delle diverse Autorità statuali coinvolte di garantire tutela e sicurezza;

– in ogni caso, preso atto che l’iniziativa possa avere anche una finalità di natura simbolica o politica, e che quindi si intende portare avanti a prescindere da quanto sopra esposto, il Governo italiano assicura che saranno adottate tutte le misure di tutela e di sicurezza dei connazionali all’estero in situazioni analoghe, come sempre garantito finora.

Rimanendo a disposizione, Le porgo i miei più cordiali saluti.
Giorgia Meloni

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