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Patrick Zaki ha ricevuto la grazia presidenziale

Patrick Zaki, condannato in via definitiva martedì a tre anni di carcere, ha ricevuto la grazia presidenziale.

Patrick Zaki ha ricevuto la grazia presidenziale
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19 Luglio 2023 - 17.50 Globalist.it


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Una storia finita anche se con le ultime ore dense di emozioni, Patrick Zaki, condannato in via definitiva martedì a tre anni di carcere, ha ricevuto la grazia presidenziale.

Lo hanno reso noto le autorità egiziane. Il ricercatore ha già scontato 22 mesi in carcere. Lo studente dell’università di Bologna è accusato di “diffusione di notizie false dentro e fuori il Paese” e di avere scritto un articolo nel 2019 sulle discriminazioni subite dai copti egiziani.

La notizia in un post – Ecco come è stata resa nota la notizia. Il “Presidente Abdel Fattah al-Sisi usa i suoi poteri costituzionali ed emette un decreto presidenziale che concede la grazia a un gruppo di persone contro le quali sono state pronunciate sentenze giudiziarie, tra cui Patrick Zaki e Mohamed El-Baqer, in risposta all’appello del Consiglio dei segretari del Dialogo Nazionale e delle forze politiche”. E’ ciò che ha scritto su Facebook un componente del Comitato per la grazia presidenziale egiziano, Mohamad Abdelaziz.

Effetto immediato – Appena 24 ore prima, al termine dell’udienza a Mansura, in Egitto, Zaki era stato condannato a tre anni e portato via dall’aula attraverso il passaggio nella gabbia degli imputati tra le grida della madre e della fidanzata che attendevano all’esterno. Considerando la custodia cautelare già scontata, lo studente avrebbe dovuto trascorrere altri 14 mesi in cella. Ma la grazie del presidente avrà effetto immediato, come confermato da Muhammad Abdelaziz. Nell’ambito dello stesso provvedimento, Al Sisi ha concesso la grazia anche a Mohamed Baqer, un avvocato per i diritti umani. 

Tajani e il contributo del governo – la gioia del governo italiano è stata subito espressa dal ministro degli Esteri. “Grazie alla politica estera del governo abbiamo dato un contributo decisivo per liberare il ricercatore egiziano Patrick Zaki, a cui oggi il presidente dell’Egitto, Abdel Fattah al Sisi, ha concesso la grazia. Risultati concreti attraverso il lavoro e una credibilità internazionale”, ha scritto su Twitter Antonio Tajani. 

L’applauso del Senato – “Voglio esprimere la gioia di tutto il Senato per questo risultato. Voglio ringraziare tutti quelli che si sono spesi in questi anni per questo risultato. Ci tenevo a esternarlo all’Assemblea”. Così il senatore del Pd Filippo Sensi ha interrotto i lavori dell’Aula del Senato per comunicare la notizia. Un lungo applauso di palazzo Madama ha accompagnato queste parole. Si è associato anche il senatore Giulio Terzi a nome di Fratelli d’Italia che ha intestato al governo il risultato: “Grande soddisfazione”, ha detto. 

Lepore: “Una grande gioia per Bologna” – Immediato anche il commento del sindaco di Bologna, Matteo Lepore. “E’ una grande gioia per Bologna, spero significhi abbracciarlo presto e riaverlo in città. Bisogna ringraziare anche tutti gli attivisti che si sono spesi per Patrick Zaki, Amnesty, il rettore, la professoressa Rita Monticelli, i governi che si sono succeduti e anche l’ultimo governo, che ha dialogato con l’Egitto. Per ora mi fermo qui, attendiamo altre notizie e speriamo che Patrick possa lasciare il Paese per averlo qui, è una grande gioia per Bologna, lo voglio ripetere”, ha detto. 

Amnesty: “Un giorno felice” – Per tenere sempre accesa la luce su questa vicenda, instancabile è stato il lavoro di Amnesty International. “Se ieri era un giorno catastrofico, oggi è un giorno di felicità”, ha detto Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. “E’ importante che Patrick torni a essere libero. Auspichiamo, se questo provvedimento non lo contempla, anche che sia abolito il divieto di viaggio. E questa piazza che si sta riempiendo al Pantheon, se un’ora fa era preoccupata, ora è una piazza felice”, ha aggiunto. 

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