Nel Mese internazionale dedicato alla poesia, Cecilia Bressanelli, nel suo articolo sul Corriere, fa rivivere la creatività che può suscitare oggi un evento performativo dedicato a questa forma d’arte: l’Adi Design Museum ha ospitato sabato pomeriggio Milano Poesia / Futura, promosso dalla redazione Cultura/«la Lettura» del Corriere.
L’incontro ha messo insieme l’omaggio a Gianni Sassi, editore, discografico e geniale ideatore di Milano poesia, nella giornata conclusiva della mostra a lui dedicata Gianni Sassi. Gioia e rivoluzione, con i versi rinnovati della poetessa Vivian Lamarque dedicata alla linea del bus 90 che viaggia sulla circonvallazione di Milano, la lettura dei versi di Costantino Kavafis recitati dall’editore e traduttore Nicola Crocetti e la gara fra tre giovani poeti slammer. L’iniziativa, per il secondo anno, costituisce un invito a leggere e rileggere i grandi poeti, e a scoprirne di nuovi, nel ricreato clima unico del festival di poesia, musica, video, performance, danza e teatro che ha animato Milano tra il 1984 e il 1992.
Molte le testimonianze: dialogando con Antonio Troiano, responsabile delle pagine culturali del Corriere, Mario Giusti, che ha vissuto con Gianni Sassi quel periodo fecondo e creativo, ha affermato che «mi ha insegnato uno sguardo multidisciplinare e a non rinunciare mai all’approfondimento»; Aldo Colonetti, curatore della mostra, ha ricordato che la «caratteristica straordinaria di Milano Poesia fu di mettere lo sconosciuto accanto al premio Nobel»; Andrea Cancellato, direttore del museo, ha inoltre confermato l’impegno, nato con la mostra dedicata al suo ideatore, di riprendere l’esperienza di Milano Poesia.
Ma è stato il rilancio contemporaneo con la poetry slammer a creare il vero passaggio di testimone. I suoi protagonisti sono stati Filippo Capobianco campione mondiale 2023 di poetry slam, Martina Lauretta campionessa 2022 per Sicilia ed Emilia-Romagna e Francesca Pels, vincitrice del primo slam televisivo in collaborazione con Zelig. I tre hanno presentato le loro visioni in versi di Milano, da un Miracolo a Milano dove sono i rider che prendono il volo, citando i senzatetto del film di De Sica, a una Milano che brucia, a un’evocativa Ninnanotte. La competizione ha premiato la Pels che, con la sua Cassiopea, ha evocato Paolo Conte insieme al ricordo del padre, e ha dichiarato: «Mi auguro di essere testimonianza ed esile speranza che la poesia continuerà a esistere». Lauretta ha ricordato inoltre Lello Voce, «tra i primi a portare il poetry slam in Italia», che partecipò a sua volta a Milano Poesia.
Da sottolineare la riproposta dei versi di Costantino Kavafis, Termopili, da parte di un commosso Nicola Crocetti: «Versi che rendono onore a chi si è sacrificato per la patria ed esortano a non dimenticare».
A chiudere, infine, la poetessa Vivian Lamarque che, a 79 anni, ha voluto riscrivere quattro versi scritti anni fa: da «Siamo poeti/ Vogliateci bene da vivi di più/ Da morti di meno/ Che tanto non lo sapremo» a «Ma da morti non meno/ Che forse un po’ lo sapremo», per lasciarli ai giovani slammer e portare infine il pubblico insieme a lei sul bus 90 per un viaggio poetico.