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Digital Detox Festival, nuovi orizzonti oltre la connessione

Tre giorni all’insegna della natura e della disconnessione: tra meditazione, scrittura, benessere e informazione digitale possiamo riscoprire noi stessi

Fonte: sauris.org
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26 Giugno 2025 - 15.40


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di Giada Zona

Allontaniamoci dalle notifiche che talvolta ci disturbano e proviamo a scoprire, o riscoprire, noi stessi e il nostro contatto con la natura; spegniamo la connessione dati e immergiamoci in questo breve viaggio. È questo il principale obiettivo del Digital Detox Festival che si è svolto a Sauris, un piccolo centro in provincia di Udine, dal 20 al 22 giugno.

Tre giorni immersi nella natura tra passeggiate nei boschi e attività meditative come lo yoga alle prime ore del mattino, ma anche tanto altro: eventi con esperti del digitale come il talk “Algoritmi, AI e sostenibilità: il futuro ci renderà più liberi?”; attività basate su dati ed esperienze; laboratori di scrittura; musica dal vivo a fine giornata, rimanendo sempre disconnessi.

Molte esperienze sono state svolte durante il festival, alcuni esempi sono: “Poièsis: la poesia che crea” con Davide Avolio, scrittore e content creator; attività per bambini e ragazzi come “Vita selvaggia” di Walter Mattiussi, esperto di ambiente; momenti dedicati alla meditazione come “Lascia che le cose fluiscano, come acqua e respiro” con Johanna Maggy, insegnante di pilates e coach olistica; “Digital detox nella natura” con Monica Bormetti, psicologa che si occupa di benessere digitale.

A seguire tante altre iniziative alla scoperta della natura, dei benefici della disconnessione e della musica. Così come gli eventi anche i soggetti coinvolti nella realizzazione del festival sono stati molti: Rete d’imprese Sauris -Zahre, il Ministero del Turismo, Commissione Europea, Parlamento Europeo, UNICEF, PromoTurismo FVG e Comune di Sauris.  

Un festival che può aiutarci a riscoprire il nostro sé e la nostra identità al di là dei giudizi dei pubblici che spesso neanche conosciamo; nei social media, ad esempio, non viene fuori un’ immagine riflessa della nostra vera identità, bensì operiamo delle selezioni, mettiamo dei filtri, ogni volta che pubblichiamo qualcosa. Tutti andiamo alla ricerca, chi più e chi meno, dell’accettazione da parte degli altri e di una loro valutazione positiva nei nostri confronti. Spesso arriviamo anche a fare paragoni o concentrarci eccessivamente su questioni irrilevanti che ci discostano da ciò che più conta.

Gli organizzatori hanno dichiarato: “Viviamo sempre connessi. Ma non sempre presenti. Ogni giorno trascorriamo in media 6 ore e 40 minuti davanti a uno schermo. In un anno, sono più di 2.400 ore sottratte alla vita vera. È come se vivessimo solo 9 mesi l’anno. Gli altri 3? Li regaliamo agli schermi.” (fonte Ansa: “In Fvg primo Digital Detox Festival, disconnettersi nella natura”)

Non si tratta di giudicare le tecnologie digitali perché, comunque, garantiscono immensi vantaggi, ma forse il nostro sguardo è fin troppo concentrato sulla nostra vita online mentre in realtà, oltre a quella, potremmo scoprire nuovi orizzonti e proprio questo Festival festival e magari le molte altre iniziative che seguiranno potrebbero aiutarci a riflettere, condurci verso una direzione diversa da quella che porta all’ iperconnessione.

Chiaro è che non dobbiamo mai dividerci in quelli che Umberto Eco definiva gli “apocalittici” o gli “integrati”: non dobbiamo considerare le tecnologie come degli strumenti estremamente negativi o meravigliosamente rivoluzionari. Due posizioni estreme che non ci permettono di sviluppare un approccio consapevole verso questi strumenti e dunque verso il valore che vogliamo attribuire alla connessione e alla disconnessione; una tematica su cui hanno insistito gli stessi organizzatori del festival, poiché hanno promosso attività riguardanti l’informazione sul mondo digitale e la ricerca di un equilibrio tra il nostro benessere psicologico e l’utilizzo delle tecnologie.

Se proponessimo ai nostri amici di disconnettersi almeno per tre giorni, chissà se accetterebbero la sfida; sarebbe interessante scoprirlo, dal momento che ogni qualvolta camminiamo per le strade è sempre più difficile trovare qualcuno che in mano non abbia il cellulare. D’altro canto, però se non lo avessimo e non avessimo a disposizione u a connessione saremmo limitati nel fare molte cose: quanto è bello fare una videochiamata con un amico che non vediamo da tanto? O rivedere la propria famiglia quando si vive lontani? Dobbiamo trovare un giusto equilibrio e un digital detox, anche breve, non sarebbe affatto male.

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