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Musk sceglie Yaccarino, detta "Martello di velluto"

Le stranezze del Re Mida Musk con le quali ha scelto il suo successore: la nuova CEO di Twitter è Linda Yaccarino, nominata circa due settimana fa. Il soprannome le è stato dato dai suoi collaboratori.

Musk sceglie  Yaccarino, detta "Martello di velluto"
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Elena La Verde Modifica articolo

30 Maggio 2023 - 16.20


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La ricerca si è conclusa. Ha finalmente individuato il suo successore, lo spirito guida del suo immenso regno chiamato Twitter. A far ritrovare a Mida il suo tocco magico, la sua facoltà di trasformare in oro tutto ciò che sfiora, sarà “il martello di velluto”, che dovrà battere il ferro e rimodellare tutto da zero, per far ringranare l’economia e risollevare le casse auree del regno Twitter. Negli ultimi tempi, molti mercanti sono fuggiti e si sono imbarcati verso altri mari, orizzonti più floridi.

Descritto così, comunque, sembra che io stia raccontando una fiaba. In realtà, mi riferisco a fatti veri e non puramente casuali. Re Mida è il modo in cui ho ribattezzato Musk, da qualche articolo a questa parte (per saperne di più, vi rimando alla lettura degli articoli scritti in precedenza, nonché vi invito ad approfondire anche su altre fonti per avere un quadro più chiaro). In breve, seguo da molto le avventure del nostro eroe. Quando scrivo dei mercanti, mi riferisco agli inserzionisti che hanno detto addio a Twitter. Per il momento. Infine, “il martello di velluto” è Linda Yaccarino, la nuova CEO di Twitter, nominata da Musk circa due settimana fa. Il soprannome le è stato dato dai suoi collaboratori.

Di origini italiane, nota per il suo carattere combattivo ed ambizioso, Linda Yaccarino non ha bisogno di molte presentazioni: tra le cento donne più potenti al mondo secondo Forbes, grandissima esperta di pubblicità e marketing, nella sua lunga carriera ha generato miliardi di dollari in introiti pubblicitari per i più grandi gruppi aziendali nel settore dei media e dell’intrattenimento, da Turner Entermenent (il gruppo Warner Bros Discovery) alla NBCUniversal, di cui ha fatto parte fino al 12 maggio scorso. Basti pensare che solo per la NBCUniversal, in dodici anni, insieme al suo staff, composto da più di duemila persone, ha prodotto oltre 100 miliardi di ricavi pubblicitari.

Nonostante i grandi numeri macinati negli anni, non è possibile ipotizzare quali saranno i risultati del suo futuro operato su Twitter e se questi si riveleranno positivi o meno; al contempo, non risulta semplice prospettare quali saranno le sue prossime mosse su diversi fronti, dalle politiche di moderazione dei contenuti alle possibili strategie pubblicitarie messe in atto per far ritornare gli investitori sulla piattaforma.

Ad ogni modo, Linda Yaccarino, nei suoi nuovi panni da CEO, è pronta a tutto e mira al profitto, proprio come Musk, di cui condivide la sua linea di pensiero. Molto probabilmente, Twitter potrebbe diventare la tanto sognata piattaforma X, un’applicazione per fare tutto, come telefonare, mandare messaggi criptati, fare pagamenti, anche valute virtuali. In altre parole, si insegue il modello asiatico, di piattaforme già esistenti ed usatissime, che racchiudono tutti i servizi: ad esempio, WeChat in Cina, KakaoTalk in Corea del Sud, Line in Giappone. Se poi nell’eventualità, qualcosa dovesse andare storto, allora Musk potrebbe pensare ad altre soluzioni e, volendo, sostituire Linda Yaccarino con il suo fedelissimo amico Floki.

Del resto, lo stesso Musk ha ammesso che il suo cane sarebbe perfetto come CEO. Non a caso twittò diverse foto, che ritraevano quest’ultimo sorridente, in un completo giacca e cravatta, seduto alla scrivania. E il tutto era accompagnato da un’emoji del fuoco. Un messaggio molto chiaro. Floki da solo è in fiamme e può far bruciare Twitter e rivoluzionare l’intero sistema delle piattaforme. Pensandoci nella storia, oltre al caso dell’imperatore romano Caligola che nominò un cavallo come senatore, non si è mai visto un cane alla guida di qualcosa. Potrebbe essere un inizio.

“But not today”, cantano i BTS, gli altri candidati alla guida del regno Twitter, i quali completano la trama di questa rocambolesca storia. “Ma non oggi”. Per il resto, diamogli il giusto tempo.  Vediamo fino a dove Musk può volare ed espandersi con il suo regno Twitter. In alternativa, per spiccare il volo, può sempre andare su Marte con il suo progetto Space X. Peccato, che il suo razzo sia esploso.

E no, non si è disintegrato come una stella che, trasformandosi in una nebulosa planetaria, poi dà origine ad altre stelle. Nello spazio, il razzo non ci è arrivato, ma si è fermato al decollo e ha fatto un grande boom, ricordando il frastuono dei fuochi d’artifici, che bruciano, sono belli da vedere e sembrano brillare come le stelle. Ma poi ci ricordiamo che non sono tali: perché i fuochi d‘artificio si esauriscono e svaniscono nel nulla. E tutto finisce lì.

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