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Le neuroscienze dietro la scrittura: carta e penna coinvolgono più aree cerebrali

Dal Gemelli arriva l'ennesima conferma: carta e penna sono fondamentali per il nostro sviluppo cognitivo.

Le neuroscienze dietro la scrittura: carta e penna coinvolgono più aree cerebrali
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27 Giugno 2025 - 17.27


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È solo un caso che molte persone trovino più facile e preferiscano utilizzare carta e penna invece che il computer? Proprio no, e a riconfermarlo è lo studio pubblicato sulla rivista scientifica Life dal titolo “Le neuroscienze dietro la scrittura: la scrittura a mano contro la scrittura digitale”, realizzato dal Dipartimento di Neuroscienze del Policlinico Gemelli in collaborazione con l’Osservatorio Carta, Penna & Digitale della Fondazione Luigi Einaudi. Responsabile del progetto è il professor Mercuri che ha lavorato insieme a un gruppo di ricercatori del Policlinico Gemelli.

Quanto emerge è che scrivere a mano rafforzerebbe la memoria e l’apprendimento oltre a favorire la creatività, oltre a essere fondamentale per lo sviluppo cognitivo dei bambini e adolescenti. Scrittura contro digitazione, per il progetto sono stati analizzati i risultati degli studi di neuroimaging effettuati su un campione di adulti impegnati in entrambe le attività. Dal confronto è emerso che la scrittura coinvolge le aree cerebrali responsabili della pianificazione motoria, dell’elaborazione linguistica e della formazione delle parole mentre la digitazione si limita a attivare le regioni motorie legate ai movimenti ripetitivi delle dita e all’elaborazione visiva.

Lo studio conferma l’importanza di scrivere a mano e come insegnarlo debba essere prioritario nelle scuole, dove negli ultimi anni sempre più è stato favorito l’utilizzo di tablet e computer. Rimanere al passo con le nuove tecnologie è importante per crescere una generazione in grado di usare correttamente e in maniera consapevole tali strumenti, ma è fondamentale comprenderne anche i punti deboli come quello evidenziato dallo studio.

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