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L'Italia si riafferma meta irresistibile per il turismo internazionale

L’analisi comparativa dei flussi turistici 2023-2024 mostra un'ascesa inarrestabile del nostro paese come meta per un turismo rivolto ben oltre i confini europei.

L'Italia si riafferma meta irresistibile per il turismo internazionale
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13 Settembre 2024 - 19.49


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In un’epoca caratterizzata da una mobilità globale sempre più frenetica, l’Italia sembra rimanere un baluardo dal fascino immutabile, catalizzando l’attenzione di un numero crescente di visitatori internazionali. L’analisi dei dati relativi ai flussi turistici del biennio 2023-2024 rivela una traiettoria ascendente che non solo conferma la posizione privilegiata del Belpaese nel panorama turistico mondiale, ma prefigura anche nuovi, entusiasmanti record.

Secondo le più recenti stime, elaborate da Cna Turismo e Commercio e divulgate in anteprima dall’ANSA, il mese di settembre 2024 si appresta a registrare un afflusso senza precedenti di oltre 8,5 milioni di turisti stranieri. Una moltitudine di visitatori attratta dalle mille sfaccettature del patrimonio culturale, paesaggistico ed enogastronomico italiano che, secondo le previsioni, genererà un indotto economico di proporzioni ragguardevoli, superando, si stima, la soglia dei sei miliardi di euro.

Tale proiezione, se confermata, sancirebbe settembre come il quarto mese aureo dell’estate 2024, consolidando il ruolo del turismo internazionale nell’economia nazionale. La rilevanza di questi dati emerge, con ancora maggiore evidenza, se posti in relazione con le statistiche dell’anno precedente.

Nel 2023, infatti, il comparto turistico italiano aveva già mostrato chiari segni di ripresa post-pandemica, registrando un totale di presenze straniere inferiore ai 30 milioni. Le previsioni per il 2024 indicano un possibile incremento fino a 32 milioni, confermando non solo un aumento quantitativo, ma anche un’evoluzione qualitativa dell’esperienza turistica. Quest’ultima si riflette nell’estensione della permanenza media, che si attesta ora a 3,7 notti pro capite, un dato che sottende una fruizione più approfondita e consapevole del patrimonio italiano.

L’analisi della provenienza dei flussi turistici rivela, inoltre, interessanti continuità e nuove tendenze. Se nel 2023 l’Agenzia Nazionale del Turismo Italiana (ENIT) identificava Germania, Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Paesi Bassi come i principali mercati di origine, il 2024 conferma la supremazia tedesca nel contesto europeo, affiancata da una non meno importante presenza britannica e nordeuropea. Degno di nota è il “boom” dei visitatori statunitensi, accompagnato da un crescente interesse da parte dei mercati sudamericani e asiatici, il che preconfigura una diversificazione geografica che potrebbe rivelarsi strategica per il futuro del settore.

Per quanto riguarda le destinazioni predilette, quest’anno si riafferma la supremazia incontrastata delle città d’arte e dei borghi storici, seguiti dalle località balneari e, a distanza, dai centri termali. Una gerarchia delle preferenze delineatasi già nel 2023.

L’indagine di Cna Turismo e Commercio offre inoltre uno spaccato illuminante sulle abitudini di spesa dei visitatori stranieri. La ricettività si conferma la voce predominante, con una crescente propensione verso soluzioni extra-alberghiere, sintomo di una ricerca di esperienze più autentiche e immersive. A seguire, si collocano le spese per enogastronomia, shopping, esperienze culturali e trasporti, delineando un quadro di consumi che abbraccia l’intera filiera dell’ospitalità italiana.

Occorre delineare che l’analisi comparativa dei dati 2023-2024 dipinge il ritratto di un’Italia che, forte della sua ineguagliabile eredità culturale e naturale, continua a rinnovarsi come meta turistica d’elezione. L’incremento costante dei flussi turistici e della spesa ad essi associata testimonia la resilienza del settore di fronte alle sfide globali, ma prefigura anche un futuro in cui il turismo internazionale si conferma pilastro imprescindibile dell’economia e dell’identità nazionale.

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