Sono sette i finalisti del Premio Strega 2022: la LXXVI edizione spiazza tutti | Culture
Top

Sono sette i finalisti del Premio Strega 2022: la LXXVI edizione spiazza tutti

Mario Desia con "Spatriati", Claudio Piersanti con "Quel maledetto Vronskij", Veronica Raimo con "Niente di vero", Marco Amerighi con "Randagi", Fabio Bacà con "Nova", Alessandra Carati con "E poi saremo salvi" e Veronica Galletta con "Nina sull'Argine".

Sono sette i finalisti del Premio Strega 2022: la LXXVI edizione spiazza tutti
Preroll

redazione Modifica articolo

9 Giugno 2022 - 17.52


ATF

Il premio Strega 2022 ha sorpreso tutti alle votazioni dell’8 giugno: sarà una finale con sette libri. Al primo posto troviamo, con 244 voti, Mario Desiati con ‘Spatriati’.

Sullo sfondo del suggestivo Teatro Romano di Benevento, Stefano Coletta ha condotto per la seconda volta la votazione per il Premio Strega, in diretta anche su Raiplay. La sorpresa arriva con due ex aequo al quinto posto e un ripescaggio al settimo. 

Non si era mai arrivati a sette finalisti, ma a sei sì. Nel 2020 la cinquina tradizionale si era allargata a sei libri in virtù dell’articolo 7 del regolamento per cui, se tra i cinque ci sono solo grandi editori, può essere ripescato il primo degli autori pubblicati da un piccolo e medio editore.

Desiati e i suoi personaggi vagabondi e “irregolari”, gli “Spatriati” appunto, era da tempo dato per superfavorito alla cinquina. I protagonisti del suo libro, Francnsco Veleno e Claudia Fanelli, due ragazzi pugliesi di Martina Franca, hanno conquistato la vetta del Premio Strega, con uno stacco di 66 voti dal secondo classificato Claudio Piersanti con “Quel maledetto Vronskij”.

“È un gioco“ afferma Desiati, “sono vent’anni che sto nel mondo dell’editoria e so che è sempre tutto giorno per giorno. Sono felice che dopo più di un anno Spatriati ancora c’è. Credo molto nella lungimiranza. Spatriati è un seme dentro tutti noi. E’ una parola che nel mio dialetto vuol dire irregolare. Una parola negativa di uno che è uscito fuori strada. È una storia di luci e ombre con cui hanno a che fare tutti gli scrittori. A volta abbiamo paura delle ombre e invece dobbiamo conoscerle e farcele amiche” spiega l’autore di Martina Franca che alla fine della serata viene sommerso dalla richiesta di autografi. “Nel 2015, quando ho cominciato a scrivere questo libro ho capito che spatriavo. Mi sento più lettore che scrittore. La letteratura è la salvezza della mia vita. Quando leggiamo un libro ci resta sempre qualcosa di non tangibile”.

Al quarto posto troviamo invece Veronica Raimo con “Niente di Vero”, 169 voti e già vincitrice del Premio Strega Giovani 2022. Escluse Feltrinelli con ‘Divorzio di velluto’ di Jana Karsaiova, Bompiani con ‘Storia aperta’ di Davide Orecchio e Ponte alle Grazie con ‘Stradario aggiornato di tutti i miei baci’ di Daniela Ranieri, nella cinquina del Campiello.

Il secondo e il terzo posto non erano scontati. “Quel maledetto Vronskij” di Claudio Piersanti, secondo classificato, è la storia di un tipografo che non si arrende alla fine di un amore. “Randagi” di Marco Amerighi , terzo posto con 175 voti, racconta invece di una generazione più consapevole e la storia di una famiglia maledetta. Fabio Bacà con ‘Nova’ (Adelphi), 168 voti, anche nella cinquina del Premio Campiello 2022, si contende i riflettori per la sua storia di con Alessandra Carati e il suo ‘E poi saremo salvi’ , 168 voti, che parla di appartenenza, radici e storia attraverso il racconto di Aida, profuga bosniaca che a sei anni fugge con la famiglia verso l’Italia. Ripescata ‘Nina sull’argine’,103 voti, di Veronica Galletta, dove la siciliana Caterina si confronta con un ambiente e un lavoro che non le piace nell’alta pianura padana. Su 660 votanti hanno espresso il loro voto in 593 tra voti singoli e collettivi.

A presiedere il seggio Emanuele Trevi, vincitore dello Strega 2021. La finale si terrà il 7 luglio al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, in diretta su Rai3 e sarà condotta da Geppi Cucciari.

Native

Articoli correlati