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L'Egitto di Regeni e la poesia di Cappello a Pordenonelegge

Alla festa del libro e degli scrittori l'opera omnia del poeta scomparso un anno fa, il romanziere egiziano Al-Aswani, una staffetta per Giulio, la libertà di stampa

L'Egitto di Regeni e la poesia di Cappello a Pordenonelegge
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18 Settembre 2018 - 19.44


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I libri sono come le ciliegie: sono così buoni che uno tira l’altro. O almeno vanno assaggiati per valutare. La pensano così, caparbiamente, gli organizzatori di pordenonelegge, la festa del libro e degli autori che la città friulana organizza con un parterre variegato e incontri a dimensione umana. Curata da Alberto Garlini, Valentina Gasparet, il direttore artistico Gian Mario Villalta, la 19esima edizione inizia mercoledì 19 alle 18.30 al Teatro Verdi (e finisce domenica 23) con un incontro dedicato al poeta Pierluigi Cappello, friulano di natale e di vita, non un poeta locale, morto nel 2017 a 50 anni. Ne parlano Susanna Tamaro, Gian Mario Villalta Alessandro Fo e Federica Magro che – come avverte il sito del festival – presentano in anteprima “l’opera omnia, inclusi alcuni inediti”, “Un prato in pendio. Tutte le poesie 1992 – 2017” (Bur Rizzoli), con le prefazioni di Gian Mario Villalta, Alessandro Fo ed Eraldo Affinati. Susanna Tamaro legge brani per la prima volta in pubblico del suo nuovo libro dedicato a Pierluigi Cappello, “Il tuo sguardo illumina il mondo”(Solferino), di cui era amica.
Al-Aswani, il romanziere egiziano censurato e Regeni
Con oltre 50 appuntamenti, molti sono gli autori e i temi. A Palazzo Montereale Mantica il romanziere egiziano Ala Al-Aswani presenta il suo nuovo romanzo, “Sono corso verso il Nilo” (Feltrinelli), dove parla della primavera araba, di piazza Tahir e dei servizi segreti egiziani contro le rivolte. Partecipante attivo delle rivolte, Al-Aswani ha dichiarato che “di non aver trovato in patria nemmeno un editore disposto a pubblicare questa sua nuova opera” né di poter pubblicare articoli sui quotidiani con cui collaborava, né tenere seminari e ogni volta che rientra in Egitto viene interrogato e perquisito. Nel suo romanzo scene di tortura per le quali racconta di aver pensato a Giulio Regeni, che aveva incontrato, ma anche alle migliaia di egiziani che vengono continuamente arrestati per aver semplicemente partecipato a pacifiche manifestazioni”, spiega il sito del festival.
Pordenonelegge aderisce sarà una tappa ciclostaffetta “A Roma per Giulio”, organizzata per tenere viva l’attenzione sull’omicidio, con tortura, del ricercatore Regeni: l’appuntamento è sabato alle 22 nello Spazio Ascotrade, prima dell’inizio di “Carnediromanzo”, rave letterario portato in scena da Massimo Cirri e Natalino Balasso. I partecipanti alla staffetta per Regeni raggiungeranno Roma il 3 ottobre.
Finestre sulla poesia e sulla libertà di stampa
Il festival ha sempre riservato ampio spazio ai testi poetici. Tra i tanti incontri e confronti, con il festival nel festival “La voce della poesia”, con la qualificata e specializzata casa editrice LietoColle pordenonelegge è diventato anche editore e cura una collana “gialla” (giallo è il colore del festival) che pubblica quatto raccolte l’anno di autori nuovi e fa un censimento sui poeti “under 40”.
Altro tema, la libertà di stampa. Venerdì alle 18 al Teatro Verdi di Pordenone Paolo Mieli tiene una lezione sul tema dal ‘600 a oggi. “Non si tratterà di una storia didascalica, enucleata data per data – spiega Paolo Mieli al sito del festival – ma di una riflessione intorno ai casi più significativi che nel tempo hanno investito la libertà di stampa”. Con un pensiero rivolto alla giornalista Oriana Fallaci che rivendicava sempre il diritto alla libertà totale di chi scrive.

Il festival

 

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