di Francesco Frati
La due giorni di Champions League regala finalmente soddisfazioni al calcio italiano, con Inter, Atalanta e Napoli che centrano tre vittorie preziosissime e rilanciano i sogni di qualificazione delle 3 squadre. Resta invece a metà la festa della Juventus, che si fa raggiungere in extremis dal Villarreal e torna da Valencia con un pari dal sapore amaro.
Ad aprire il turno europeo sono stati i bergamaschi, martedì 30 settembre alle 18:45, contro il Bruges terminata 2-1 in favore dell’Atalanta, che si sono presi la rivincita contro la squadra belga dopo essere stati eliminati dalla scorsa edizione della Coppa dei Campioni. La squadra di Juric, nonostante lo svantaggio iniziale firmato Tzolis, non si è scomposta e nell’ultimo quarto d’ora ha ribaltato la partita, prima con Samardzic su calcio di rigore e poi con Pasalic sugli sviluppi di calcio d’angolo che hanno regalato alla Dea una vittoria importante, soprattutto dopo le 4 sberle subite dal PSG nella prima partita.
Alle 20:45 è invece il turno dell’Inter, che in casa batte senza problemi lo Slavia Praga con un netto 3-0, grazie alla doppietta di Lautaro e al gol di Dumfries. I nerazzurri hanno fatto di San Siro il proprio fortino in Europa, basti pensare alle 14 vittorie e 3 pareggi nelle ultime 17 partite, e l’ultima sconfitta risale a Inter – Bayern Monaco del settembre 2022, terminata 0-2.
L’unica macchia in una serata pressoché perfetta è l’infortunio di Marcus Thuram, che costringerà il francese a saltare le prossime gare; la speranza per i tifosi interisti e per il tecnico Chivu è quella di riaverlo a disposizione dopo la prossima pausa nazionali.
Nella serata di mercoledì 1 Ottobre è stata la volta di Napoli e Juventus a scendere in campo. I campani hanno portato a casa una partita difficilissima contro lo Sporting per 2-1. Sono gli uomini di Conte a passare in vantaggio con Hojlund verso la fine del primo tempo, su una grande imbucata di De Bruyne, mentre nel secondo tempo i portoghesi pareggiano con un calcio di rigore di Suarez. Nell’ultimo quarto d’ora, come spesso accade con le squadre di Conte, premono sull’acceleratore e a 10 minuti dalla fine sul secondo assist di serata di De Bruyne, ancora Hojlund trova il tempo giusto di testa per insaccare il gol del vantaggio. Il trequartista belga, autore come detto di 2 passaggi vincenti, trova il modo giusto per spegnere ogni polemica sulla sua discussione con Conte dopo la sostituzione nella gara di domenica scorsa contro il Milan.
L’unica contenta a metà è la Juventus, con i bianconeri che ancora una volta hanno dimostrato carattere, rimontando lo svantaggio iniziale, ma troppe imprecisioni in difesa, facendosi raggiungere al 90esimo. Il gol di Mikautadze ha aperto le danze per il sottomarino giallo nella prima frazione, totalmente dominata dalla squadra di casa, con Perin costretto a calare almeno 2 parate importanti per tenere a galla i bianconeri. Nella ripresa poi la svolta, fuori l’insufficiente Koopmeiners e dentro Conceicao, con l’inerzia della gara che cambia completamente e David prima si mangia un gol incredibile a 2 metri dalla porta, poi nel giro di 7 minuti prima Gatti con il gol dell’anno (rovesciata alla Cristiano Ronaldo) e proprio Conceicao su regalo di Parejo ribaltano la situazione. In questa fase di gara sono i bianconeri a dominare il campo. Manca il colpo decisivo per chiudere definitivamente la gara, con David che è anche sfortunato e colpisce una traversa clamorosa a portiere battuto e vari cross di Cambiaso e Yildiz non sfruttati da nessuno.
Negli ultimi 10 minuti poi il Villareal alza il baricentro e la Juve si rintana negli ultimi 20 metri di campo, la pressione è tanta e al 90esimo arriva la zampata decisiva del grande ex di serata Renato Veiga, per il 2-2 finale.
Il fischio finale arriva dopo 5 minuti di recupero e lascia alla Juve tanto amaro in bocca per l’ennesima partita buttata al vento, in quello che è il quarto pareggio consecutivo tra tutte le competizioni ed il secondo se consideriamo solo la Champions League.
Soprattutto nella coppa dalle grandi orecchie ogni punto fa la differenza, specialmente con questo nuovo format della “League Phase”, e considerando che adesso gli uomini di Tudor sono attesi dalla trasferta contro il Real Madrid, con una sconfitta che potrebbe complicare ancora di più il percorso qualificazione.
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