di Enea Russo
Alla fine di ogni stagione si sa che qualche allenatore deve dire addio alla sua squadra e trovare la propria dimensione in un’altra. Sono avvenimenti ai quali siamo ormai abituati nel mondo del pallone, ma quello che sta succedendo nel campionato italiano ha del particolare. Ovvero una situazione in cui la maggior parte dei club più blasonati della Serie A ha deciso di cambiare la propria panchina con nuovi coach in vista della prossima stagione.
Questo avvenimento preannuncia un’estate assai movimentata anche sul piano economico, con molte squadre che dopo essersi liberate dei vecchi allenatori devono aprire il portafoglio se aspirano a tecnici in grado di alzare la competitività. La decisione di cambiare mister in misura così massiccia può essere frutto del caso, ma potrebbe anche preludere a una svolta per il campionato italico: un cambio di direzione che porta la Serie A a rinnovarsi e tentare di alzare il livello verso un calcio più spettacolare e, soprattutto, tornare a competere alla pari con le più blasonate d’Europa, dopo tutti i sogni italiani svaniti in questa stagione.
I presupposti, almeno per la combattività interna, ci sono dato che l’ultimo campionato è stata tra i più imprevedibili degli ultimi anni, con ulo scudetto che è stato conquistato solo all’ultima giornata. Infatti, la stagione appena conclusa ha dimostrato equilibrio tra le squadre al vertice della classifica e che il gap da colmare tra loro e il Napoli, che l’ha spuntata all’ultima gara, non è così grande. Ci sono invece altre squadre che sono costrette a cambiare guida tecnica per non fare altre stagioni sottotono.
Il mondo calcistico italiano sta quindi vivendo a livello di allenatori un vero e proprio mercato in fermento con squadre che si ritrovano la panchina tuttora vagante e altre ancora indecise sul proprio futuro. Vediamo allora quali sono i nuovi tecnici e i nomi più caldi sulla piazza.
La scelta più complicata da fare spetta sicuramente al’Inter a cui, dopo la figuraccia in Champions League, mister Inzaghi ha deciso di dire addio dopo ben 4 anni, e accettare la proposta faraonica della saudita Al-Hilal. Una scelta che lo farà diventare l’allenatore più pagato al mondo, con un cachet che si aggira intorno ai 25 milioni netti a stagione superando Guardiola che ne percepisce 23. Questo fa capire come il calcio sia diventata una macchina economica ineguagliabile rispetto agli altri sport.
Ora però l’Inter deve fare i conti con il proprio futuro, ritrovandosi senza un allenatore che in 4 anni aveva creato una squadra perfetta per il suo stile di gioco. Dopo la corte serrata a Fabregas, senza successo, proprio oggi mentre scriviamo, c’è Chivu alla scrivania di Marotta che sta per firmare. Non si può dimenticare che il 44enne tecnico romeno, eroe del triplete nerazzurro del 2010, è ancora sotto contratto con il Parma e quindi dovrà essere concordata una rescissione con gli emiliani prima del matrimonio nerazzurro.
La società, dunque, che pare aver risolta il problema della guida tecnica dovrà concentrarsi sulla ristrutturazione della squadra in termini sia di anzianità dei giocatori sia di scelte tattiche del nuovo allenatore. Non è esclusa una rivoluzione della rosa e la vendita inaspettata di alcune stelle del club, ma quello che è certo è che da subito Chivu sarà chiamato alla prova: il mondiale per club è alla porta.
Nell’altra sponda di Milano il diavolo, per risollevarsi da una stagione più che fallimentare, ha deciso di ripartire con Allegri. Dopo ben 11 anni dalla sua prima esperienza nella panchina del Milan l’allenatore è stato da poco confermato. La speranza è che riesca a risollevare la squadra e magari portare a Milanello uno scudetto come aveva fatto, l’ultima volta, nell’ormai lontana stagione 2010-2011.
Se le idee del Milan riguardo al suo allenatore sono chiare, non si può dire lo stesso della Juventus che, dopo aver licenziato Giuntoli, si ritrova attualmente senza direttore sportivo. Sotto al presidente Gianluca Ferrero e all’ad Maurizio Scanavino si posiziona Damien Comolli, nuovo Direttore generale coadiuvato da Giorgio Chiellini, nell’inedito ruolo di Director of Football Strategy. Completeranno il quadro un nuovo direttore sportivo, girano nomi diversi, e deve quindi scegliere se confermare o meno Tudor, che ha traghettato la squadra alla qualificazione in Champions League. Per il momento sembra che Tudor rimanga. Se invece con l’arrivo di un nuovo direttore sportivo si dovesse decidere di cambiarlo, uno dei nomi più quotati sarebbe quello di Palladino.
All’Atalanta l’era di Gasperini è finita. Dopo nove anni a Bergamo le strade tra l’allenatore e la società bergamasca si dividono. Il tecnico è riuscito a traghettare l’Atalanta dalle zone più basse della classifica fino a renderla una delle big della serie A, vincendo addirittura un’Europa League e portandola in Champions League più volte. Ora sul tavolo della società ci sono tre nomi per sostituirlo: Palladino, Juric e il favorito Thiago Motta che si deve riscattare dopo la pessima stagione alla Juventus.
In mezzo a questa tempesta che travolge le panchine si aggiunge la Fiorentina. Dopo aver rinnovato il contratto per due anni a un milione a stagione l’allenatore Palladino si è dimesso. Questa scelta sembra essere stata decisa per via del terribile rapporto tra lui e il dirigente Pradè, che si percepiva già dai primi mesi dell’arrivo del tecnico. Una prova che tra i due non scorre buon sangue è il fatto che Pradè non perdeva l’occasione di criticare Palladino quando la squadra non trovava la vittoria.
L’allenatore voleva rimanere a Firenze, anche per il suo buon rapporto con il presidente Rocco Commisso. Infatti, il padrone della Fiorentina mostrava stima per il tecnico, ed era anche il motivo per cui Palladino e Pradé si sopportavano. Ma negli ultimi giorni l’intesa tra i due si è deteriorata fino al punto di non ritorno tra la società e l’allenatore. Ora la Fiorentina è alla ricerca di un nuovo tecnico, i nomi più caldi sono quello di Stefano Pioli, che aveva già occupato la panchina viola, e di Gilardino.
Anche le due squadre della capitale hanno deciso di cambiare guida tecnica. La Lazio ha ridato il benvenuto a Maurizio Sarri che torna ad allenare la panchina biancoceleste con un contratto biennale e l’opzione di rinnovo per un altro anno. Questo ritorno ha lo scopo di risollevare la Lazio, visto che la squadra per la prossima stagione non si è qualificata in nessuna coppa europea.
Anche la Roma ha cambiato allenatore. Dopo l’addio di Claudio Ranieri, che è diventato a tutti gli effetti un dirigente giallorosso, il testimone passa al nuovo tecnico Gian Piero Gasperini, che può essere l’uomo giusto per portare la “Lupa” in Champions League e magari a vincere uno scudetto.
Sono questi i nomi più gettonati e i nuovi acquisti per le squadre che hanno optato per un cambio di panchina nella prossima stagione. I club che non hanno ancora deciso devono ora sbrigarsi prima che cominci il calciomercato estivo, per iniziare la stagione 2025/2026 col piede giusto.
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