Un’incredibile scoperta quella avvenuta nella Biblioteca diocesana dell’arcidiocesi di Monaco e Frisinga, che ha portato al ritrovamento di più di 4mila pagine di appunti su delle lezioni tenute dal filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel. I manoscritti, rimasti chiusi in cinque scatole, sono stati ignorati per quasi 200 anni.
A riportare la notizia è la Sueddeutsche Zeitung, insieme ad un comunicato diffuso dalla stessa arcidiocesi. E’ proprio quest’ultima ad evidenziare l’importanza del ritrovamento, che apre a nuovi studi e ricerche, circa il maggiore rappresentante dell’idealismo tedesco. A rinvenire gli scritti è stato un bibliografo di Hegel, il prof. Klaus Vieweg dell’Università Friedrich Schiller di Jena, secondo il quale “una scoperta così sorprendente e fortunata capita probabilmente una sola volta nella vita ed è paragonabile al ritrovamento di una nuova partitura di Mozart”.
A scrivere gli appunti sarebbe stato Friedrich Wilhelm Carove (1789-1852), tra i primi studenti di Hegel all’università di Heidelberg mentre, la loro proprietà, apparteneva al teologo Friedrich Windischmann (1811-1861), cappellano della cattedrale nonché vicario generale dell’arcidiocesi di Monaco e Frisinga dal 1846 al 1856.
Gli appunti raccolgono quasi tutte le parti dell’apparato enciclopedico di Hegel, inclusa la trascrizione- ricercata da tempo- su una lezione di estetica finora priva di documentazione. Oltre a ciò, sarebbero presenti anche degli interventi di Hegel su Shakespeare, nonché alcune importanti riflessioni sull’arte, sulla religione e sulla libertà.
I testi verranno raccolti in un’edizione dal titolo “Caroves Hegel-Mitschriften”, all’interno di un progetto scientifico che proseguirà per vari anni.