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L’Università di Siena alla cop29: in prima linea per soluzioni economiche contro il cambiamento climatico

Il professor Simone Borghesi è presente alla COP29 con una missione ben precisa: condividere le ultime ricerche scientifiche e le soluzioni innovative per affrontare la crisi climatica, con un occhio di riguardo al Mediterraneo.

L’Università di Siena alla cop29: in prima linea per soluzioni economiche contro il cambiamento climatico
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14 Novembre 2024 - 17.52


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di Azzurra Arlotto

Il professor Simone Borghesi, un’autorità riconosciuta a livello internazionale nel campo dell’economia ambientale, sta portando alto il nome dell’Università di Siena alla COP29 di Baku. In qualità di prorettore alle Relazioni Internazionali, Borghesi è impegnato attivamente a condividere le ultime ricerche scientifiche e a promuovere soluzioni innovative per affrontare la crisi climatica. La sua partecipazione alla conferenza, uno degli eventi globali più importanti dedicati al clima, sottolinea l’impegno dell’Italia e dell’Ateneo senese nel dialogo internazionale.

“È un piacere rappresentare il nostro ateneo in un evento di rilievo internazionale così importante. Siamo qui per condividere con i decisori politici l’evidenza scientifica che emerge dai nuovi studi, inclusi quelli condotti presso il nostro ateneo” ha affermato il professore una volta giunto alla COP29.

A Baku, il professor Borghesi sta partecipando a numerosi panel e discussioni, focalizzandosi in particolare sugli strumenti economici per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e sulle politiche climatiche a livello urbano. Un’opportunità unica per presentare al mondo i risultati delle ricerche condotte presso l’Università di Siena e per contribuire a plasmare le politiche ambientali future.

Ma non è tutto. Il professore Borghesi ha anche l’onore di presentare il progetto MEDAERE, la nuova Associazione Mediterranea degli Economisti Ambientali, un’iniziativa nata proprio nella città del Palio e destinata a diventare un punto di riferimento per la ricerca e la collaborazione nel campo dell’economia ambientale a livello mediterraneo. Un’area, questa, particolarmente vulnerabile agli effetti dei cambiamenti climatici e che richiede un impegno congiunto per trovare soluzioni sostenibili.

Con le seguenti parole Simone Borghesi ha voluto sottolineare l’importanza di questa novità: “Essere stati invitati quest’anno a presentare anche l’idea lanciata a Siena della nuova Associazione Mediterranea degli Economisti Ambientali è un grande onore e la conferma che può aprire nuove prospettive per la collaborazione internazionale nell’area del Mediterraneo, una delle aree più vulnerabili dal punto di vista ambientale ed al contempo più cruciali da quello geopolitico”.

Il progetto MEDAERE, presentato in anteprima mondiale alla COP29, rappresenta dunque una boccata d’ossigeno per il Mediterraneo che, come affermato dal professore senese, rappresenta una zona cruciale per l’equilibrio ambientale e geopolitico del pianeta e che da ora potrà contare su una rete di esperti pronta a fornire soluzioni concrete e innovative.

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