Il Covid ha portato via a settantuno anni la filosofa Elena Pulcini | Culture
Top

Il Covid ha portato via a settantuno anni la filosofa Elena Pulcini

La docente universitaria è deceduta a Firenze la città nella quale ha insegnato per decenni Filosofia sociale. Aveva contratto il virus

Il Covid ha portato via a settantuno anni la filosofa Elena Pulcini
Preroll

admin Modifica articolo

10 Aprile 2021 - 20.01


ATF

Si è spenta ieri 9 aprile, a settantuno anni, vinta dal Covid, Elena Pulcini, professoressa di Filosofia sociale nell’Ateneo fiorentino. Era un’insigne studiosa della filosofia sociale e aveva affrontato nei suoi studi complessi argomenti come quello concernente le evoluzioni delle patologie sociali nella modernità e quello delle passioni nella vita individuale. Il decesso della filosofa è avvenuto, per le complicazioni del Covid, all’ospedale Santa di Maria Nuova a Firenze, città, dove appunto insegnava come professore  ordinario al dipartimento di filosofia dell’università di Firenze. Era andata in pensione lo scorso novembre, a conclusione dell’anno accademico.  A dare l’annuncio della scomparsa è stato proprio il suo Ateneo, che la ricorda come una “intellettuale colta e raffinata” e come “protagonista intelligente e sensibile anche della vita culturale e del dibattito pubblico del nostro paese”. 

Era nata nel 1950 all’Aquila ma Firenze era davvero la sua città adottiva perché vi si era laureata, giovanissima, in storia delle dottrine politiche. Si era poi perfezionata all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, dove aveva conseguito il dottorato all’Università Paris III – Sorbonne Nouvelle. Proprio in quell’università aveva iniziato la sua carriera accademica di docente. Dal 1991 era stata chiamata dall’insegnamento nell’ateneo fiorentino. 

Molti dei temi affrontati da Elena Pulcini (l’individualismo moderno, le forme del legame sociale, l’identità del soggetto femminile, i temi della cura) sono raccolti in alcune sue conosciute pubblicazioni quali “Invidia. La passione triste” (Il Mulino, 2011); “Specchio, specchio delle mie brame…. Bellezza e invidia” (Orthotes, 2017); “Responsabilità, uguaglianza, sostenibilità. Tre parole-chiave per interpretare il futuro” (con Salvatore Veca e Enrico Giovannini, Edb, 2017); “Cura ed emozioni. Un’alleanza complessa” (con Sophie Bourgault, Il Mulino, 2018). Altre riflessioni hanno riguardato gli effetti delle globalizzzaione e nell’ultimo decennio, in particolare, si era dedicata con passione ai temi della crisi ecologica e delle sfide globali intrecciando rigore scientifico e impegno civile. In quest’ambito aveva proposto una filosofia della cura per l’età global.

Native

Articoli correlati