Il Cairo si prepara alla storica inaugurazione del Gem, il Grande Museo Egizio, la cui apertura è attesa da anni.
Per l’occasione il fermento è stato e continua ad essere grande nella capitale egiziana, con le principali strade riasfaltate, la città adibita a festa (con due giorni di vacanza proclamati) e controlli di sicurezza ingenti.
Le piramidi adesso si integreranno con il Grande Museo, e protagonista assoluto sarà anche il nuovo disegno che avrà lo skyline di Giza, con una nuova rilettura di ciò che è stato in chiave moderna per rilanciare il turismo, settore gravemente penalizzato dalla situazione in Medio Oriente, e sul quale l’Egitto punta molto.
Diverse sono state le difficoltà nell’apertura del Museo nel corso dei secoli: dalla pandemia al conflitto Israele-Palestina, dall’attacco sempre di Israele all’Iran alla chiusura del successivo spazio aereo.
L’apertura era infatti stata prevista per il 3 luglio, ma l’inizio dei 12 giorni di guerra tra i due paesi portò alla chiusura quasi totale dello spazio aereo in Medio Oriente.
Sono ben 55 i leader dei paesi attesi domani in Egitto: per l’Italia non ci sarà Giorgia Meloni, che ha declinato l’invito nei giorni precedenti, ma bensì sarà presente il ministro della Cultura Alessandro Giuli.
Oltre a Giuli e a tanti altri rappresentanti di Paesi, Onu, Lega Araba e Unione Africana, dovrebbero essere presenti anche il Re Filippo del Belgio, la regina Mary di Danimarca e il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen. Chiaro obiettivo quello dell’Egitto di presentare l’inaugurazione del GEM come un vertice culturale globale e il museo come un polo culturale e scientifico internazionale.
Nel nuovo museo sarà finalmente possibile ammirare tutto il tesoro di Tutankhamon, esposto per la prima volta dal 1922 (anno della scoperta), oltre a reperti di importanza capitale, con 5.000 anni di storia raccolti in una gigantesca teca avveniristica costata oltre un miliardo di dollari e 20 anni di lavori.
Un edificio separato ospiterà la barca solare del faraone Cheope, data 4.600 anni fa ca., uno dei più grandi e antichi manufatti in legno dell’antichità, mentre saranno dodici le gallerie affiancate da depositi aperti ai ricercatori, laboratori e officine di restauro.