Charlie Brown, Snoopy, Linus e Lucy: la brigata "Peanuts" compie 75 anni | Culture
Top

Charlie Brown, Snoopy, Linus e Lucy: la brigata "Peanuts" compie 75 anni

Il fumetto di Charles M. Schulz fu pubblicato per la prima volta su sette testate il 2 Ottobre del 1950 - Le storie di questi personaggi hanno segnato un’epoca - In Italia la grande esperienza della rivista “Linus”

Charlie Brown, Snoopy, Linus e Lucy: la brigata "Peanuts" compie 75 anni
Preroll

redazione Modifica articolo

1 Ottobre 2025 - 17.12


ATF

di Manuela Ballo

Sono passati ben 75 anni dalla nascita di uno dei fenomeni della cultura pop mondiale: i Peanuts; e chi tra i nostalgici e gli appassionati non si è mai identificato con il timido ma tenace Charlie Brown o chi tra i nati di quella generazione non ricorda o non ha mai sentito riecheggiare i nomi di Snoopy, Lucy e del filosofico Linus costantemente attaccato alla sua confortante copertina che lo protegge da paure e insicurezze. Talmente iconica ed emblematica da esser entrata anche nel nostro vocabolario ad indicare un qualunque oggetto di conforto psicologico.

Ebbene, il 2 ottobre del ’50 non fu un giorno come tanti, specie per i giornali americani. Proprio lì, in particolare su sette testate tra cui il Washington Post e il Chicago Tribune, facevano la loro prima apparizione i personaggi di quella che poi sarebbe diventata una delle strisce più lette e amate dai lettori di ogni generazione nate dal genio di Charles M. Schulz all’ epoca ventisettenne già dotato di un’immensa fantasia.

La serie Peanuts traeva le sue origini dalla prima striscia a fumetti dell’autore, “Li’l Folks” ovvero “Personcine”, in cui già si intravedevano i personaggi di Charlie Brown e di un cane che somigliava molto allo Snoopy che oggi tutti conosciamo (anche se assumerà via via tratti sempre più antropomorfi) e che poi entreranno a far parte di Peanuts alcuni, come Charlie e Snoopy immediatamente, altri gradualmente. Ed è proprio in questa gradualità che pian piano gli stessi protagonisti assumeranno maggiori e più profonde caratterizzazioni.

Il gentile e sfortunato Charlie Brown è il primo e più importante personaggio, come dicevo, ad esser stato introdotto. Il suo fedele amico è apparso invece pochi giorni dopo nei panni dell’asso dell’aviazione della Prima guerra mondiale. A volte penso a cosa sarebbe stato Charlie Brown senza il cagnolino domestico che si prende cura di lui. Diceva proprio Schulz sul famoso beagle: “L’intera personalità di Snoopy ha un sapore agrodolce. Ma è un personaggio molto forte. Può vincere o perdere, essere un disastro, un eroe o qualsiasi altra cosa, eppure tutto funziona”. A caratterizzarlo sicuramente la sua fantasia e la sua vita fantastica un po’ alla Walter Mitty.

Poi c’è Linus, col suo temperamento riflessivo e Lucy, così forte e sarcastica. Negli anni sulle varie strisce ne sono apparsi altri, tutti con le loro peculiarità: La sorellina pigra e lamentosa di Charlie Brown, Sally. Dopo di lei Frieda e a seguire la sportiva del gruppo che di certo non eccelleva per i suoi voti a scuola, Peppermint o piperita Patty con la sua migliore amica Marcie. Tra gli altri personaggi maschili degni di nota (specie per il clima che si respirava in quegli anni in piena epoca di diritti civili) va ricordato l’afroamericano Franklin, il cui inserimento risultò rivoluzionario.

Capace di attraversare epoche diverse senza perdere la sua attualità Peanuts continua tuttora ad affascinare non solo i cultori e le vecchie generazioni, ma anche le nuove. Le strisce, pubblicate da quotidiani e riviste, sono state tradotte in più di 20 lingue e diffuse in oltre settanta nazioni, arrivando a un pubblico di 355 milioni di lettori.

In Italia i Peanuts arrivano nel ’63. Fu la casa editrice Milano Libri di Gandini ad averli introdotti anche se, qualche anno prima, nel 61, avevano fatto una loro comparsa sul quotidiano Il Paese Sera ma sotto il nome di “Pierino” ad indicare Charlie Brown. Tuttavia, si deve alla rivista Linus, sempre di Gandini, la vera e propria pubblicazione delle strisce dei Peanuts in italiano. La rivista ebbe un grande successo proprio per l’introduzione, all’ interno delle sue pagine, dei fumetti americani oltre alla presenza di intellettuali del calibro di Elio Vittorini e Umberto Eco e artisti nazionali e internazionali come Crepax, Pratt e Pazienza.

Peanuts rimane, dunque, la serie più riconoscibile della storia avendo attraversato epoche diverse senza perdere la sua capacità di narrare storie con la matita.

Native

Articoli correlati