Rimarcare la storia degli italiani colpiti dalla crisi HIV-AIDS negli ultimi anni del secolo scorso é l’obiettivo della mostra dal titolo “Vivono Arte e affetti, Hiv-Aids in Italia.1982-1996” in programma al Centro per l’arte contemporanea Pecci di Prato da Ottobre 2025 a Maggio 2026.
Testimoni di quel periodo saranno opere d’arte, poesie, paesaggi sonori e video, combinati con materiali d’archivio e memorie personali, in quello che é un lasso temporale in cui sono rintracciabili dalla prima segnalazione di AIDS in Italia alla creazione delle terapie antiretrovirali, utili anche a riportare alla memoria l’urgenza e a ricreare l’atmosfera concitata di quegli anni.
Il percorso della mostra, curata da Michele Bertolino, si apre con un film pensato per l‘occasione, seguito da poesie di autori che con l’HIV hanno convissuto oltre ad averlo raccontato nei propri testi, tra questi ci saranno Massimiliano Chiamenti, Nino Gennaro, Ottavio Mai e La Nina.
L’archivio é la colonna portante della manifestazione, costruito con le voci narranti di Valeria Calvino, Daniele Calzavara e i Conigli Bianchi, utile a fotografare l’Italia degli anni ’80 e ’90 dal punto di vista storico, politico, sociale e culturale.
I materiali saranno presentati su grandi bacheche da lavoro dotate di ruote, che suggeriscono la possibilità di riconfigurare la narrazione.
Ad accompagnare la mostra documenti storici, poster e tende di organza blu. Da segnalare inoltre ben 3 sale monografiche dedicate a Gennaro, Torrini e Vicinelli.