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Nuova vita a tanti reperti di cui si erano perse le tracce: sono ora esposti al Museo dell’arte salvata

Il nuovo percorso espositivo sarà visitabile gratuitamente fino al 31 agosto, raccogliendo importanti reperti che erano stati trafugati.

Nuova vita a tanti reperti di cui si erano perse le tracce: sono ora esposti al Museo dell’arte salvata
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27 Giugno 2025 - 17.41


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Sono oltre 100 i reperti datati tra il IX secolo a.C. e il III secolo d.C recuperati dal mercato illecito e rimpatriati dagli USA e altri Paesi nel corso degli ultimi tre anni. Queste verranno esposte nell’Aula Ottagona delle Terme di Diocleziano dove ha riaperto, con un nuovo percorso espositivo, il Museo dell’arte salvata. A condurre le operazioni Comando Carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale.

La nuova area sarà visitabile gratuitamente fino al 31 agosto, quando le opere verranno ricollocate nel Museo accessibile con biglietto o ricollocate nei musei pubblici dei luoghi d’origine o presunta tale.Tra i reperti delle urne cinerarie riccamente decorate del III a.C., riconducibili a uno scavo illegale a Città Della Pieve e una preziosa statua in bronzo di un togato maturo forse sottratta dall’area di scavo di San Casciano dei bagni, che il CCTPC ha recuperato in Belgio.

Ma ad essere ora esposto è anche parte del “Tesoro di Londra e New York”, collezione di un antiquario inglese emigrato in America. Poi ancora elmi cerimoniali, corazze, decori e ornamenti di vario genere. “Il recupero di un’opera non si conclude solo con il suo rientro, ma con la restituzione del suo senso” ha affermato in merito Edith Gabrielli, direttrice ad interim del Museo nazionale Romano.

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