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Musicultura 2025: vince Elena Mil con “La Ballata dell'inferno”

Alla giovane cantautrice milanese sia la Targa Banca Macerata che il Premio per il miglior testo. Gli altri premi e le performance degli artisti ospiti.

Musicultura 2025: vince Elena Mil con “La Ballata dell'inferno”
Elena Mil
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23 Giugno 2025 - 21.15


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di Luisa Marini

Elena Mil ha vinto la 36esima edizione di Musicultura, una delle rassegne più significative del panorama musicale italiano, due giorni dedicati alla canzone d’autore allo Sferisterio di Macerata. La cantautrice ha ritirato il premio Targa Banca Macerata, del valore di 20.000 euro, e ha cantato La ballata dell’inferno accompagnata solo dal suo ukulele, canzone scritta a soli 16 anni (ora ne ha 24) “per rispondere a domande sulla vita”, come lei stessa ha raccontato.

Milanese, padre musicista, ha scelto di dedicare il premio alla madre, ballerina, che “l’ha sempre supportata” e ha detto, ritirando il premio: “Ho iniziato a fare musica appena un anno fa, tutto questo non mi sembra vero. Ringrazio di cuore il pubblico qui presente: i loro sguardi mi hanno dato una forza incredibile su questo palco”.

La sera prima Elena Mil ha ricevuto anche il Premio per il miglior testo, assegnato dalla giuria universitaria composta dagli studenti degli atenei di Macerata e Camerino. A convincere la giuria è stata una «scrittura essenziale ma intensa», capace di raccontare «una realtà interiore complessa con uno sguardo lucido e originale». Si legge nella motivazione: «È una voce che parla di fragilità senza vittimismo, che riflette sul dolore senza retorica, e che riesce, con delicatezza, a lasciare il segno».

“Quella appena conclusa è stata un’edizione che ha saputo emozionare e sorprendere, portando in scena nuovi linguaggi, storie personali e collettive, voci autentiche capaci di lasciare il segno”, si legge sul sito della manifestazione.

Gli altri premi e le motivazioni

Ai giovanissimi Abat-jour, con il brano Oblio, sono andati due riconoscimenti: il Premio Nuovo IMAIE, del valore di 10.000 euro, che punta a sostenere concretamente il percorso dal vivo degli artisti, premiando “il potenziale espressivo e performativo di una proposta che ha saputo distinguersi per intensità, identità sonora e visione artistica”; il Premio della Critica, deciso dalla stampa, dedicato a Piero Cesanelli, ideatore e co-fondatore del Festival.

Alla sua seconda edizione il Premio “La casa in riva al mare”, assegnato dai detenuti della Casa di Reclusione anconetana di Barcaglione, protagonisti di un progetto che intreccia musica, ascolto e riflessione all’interno del carcere; il riconoscimento, che nasce dal dialogo tra mondi apparentemente distanti, quest’anno ha toccato corde profonde con Alessandra Nazzaro, premiata per Ouverture, “brano capace di farsi ponte tra dentro e fuori, tra chi scrive e chi ascolta”.

Novità assoluta di quest’anno il Premio Grotte di Frasassi, che rappresenta il connubio musica, territorio e sperimentazione artistica e prevede di trasformare le celebri grotte marchigiane in una residenza artistica per realizzare una performance, in un dialogo creativo tra natura e suono. A vincerlo è stato Ibisco con Languore, “un brano capace di evocare atmosfere sotterranee e suggestioni profonde, in perfetta sintonia con lo spirito del premio”.

Il Premio PMI (Produttori Musicali Indipendenti) per il Miglior Progetto Discografico, che “valorizza l’autonomia creativa, la coerenza artistica e la visione produttiva di un progetto indipendente”, è stato assegnato a Moonari per il brano Funamboli.

Gli artisti ospiti

La serata ha visto esibirsi Antonella Ruggiero ed Eugenio Finardi con pezzi famosi e recenti del loro repertorio, insieme a un video di Simone Cristicchi il quale, a vent’anni dal suo esordio a Musicultura, ha recitato la “Ninna nanna della guerra” di Trilussa dalla biblioteca di Macerata.

Antonella Ruggiero ha dichiarato: “E’ sempre una meraviglia tornare in questo palco, mi piacciono molto i testi e le canzoni di questi giovani artisti, sono una grande speranza per il futuro, auguro loro il meglio. Oggigiorno viene prodotta una gran quantità di musica e trovare un proprio spazio è molto difficile”.

Eugenio Finardi ha invitato i giovani musicisti a dichiarare le proprie convinzioni senza furberie o scorciatoie: “Nei testi delle mie canzoni metto le cose che penso e le persone che vedo intorno a me, mentre nella musica cerco la verità”.

Spazio, poi, all’onorificenza speciale a Riccardo Cocciante per il suo straordinario contributo alla musica, conferita dalle Università di Macerata e Camerino che da anni collaborano con Musicultura nel valorizzare la cultura musicale e il talento. La motivazione del premio traccia un ritratto profondo dell’artista: «Per la straordinaria capacità di coniugare intensità emotiva, originalità compositiva e rigore interpretativo, Riccardo Cocciante ha segnato con la sua voce unica la storia della musica italiana e internazionale. La sua opera, ricca di passione e autenticità, ha attraversato generazioni, unendo canzone d’autore, teatro musicale e contaminazioni culturali. Riconosciamo in lui un Maestro capace di dare voce all’anima, testimone di un’arte che emoziona, trascina, ispira e vince il tempo».

L’eco delle voci protagoniste della 36ª edizione di Musicultura continuerà a risuonare: il 15 luglio in seconda serata su Rai2 sarà trasmesso il sunto delle due serate finali, mentre Rai Italia diffonderà uno speciale anche nei cinque continenti.

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