Antonella Santarelli e Alessandro Grande spiegano il Saturnia Film Festival | Culture
Top

Antonella Santarelli e Alessandro Grande spiegano il Saturnia Film Festival

"Quest'anno dedicheremo due giornate del festival a incontri tra autori e produttori, arricchite da masterclass formative gratuite per i partecipanti. È un'opportunità per favorire la nascita di nuove collaborazioni e nuovi progetti"

Antonella Santarelli e Alessandro Grande spiegano il Saturnia Film Festival
Antonella Santarelli, direttrice del Saturnia Film Festival
Preroll

redazione Modifica articolo

29 Marzo 2024 - 22.49


ATF

di Lorenzo Lazzeri

Il Saturnia Film Festival giunge quest’anno alla sua settima edizione, arricchito da interessanti novità per registi e autori emergenti. Abbiamo incontrato Antonella Santarelli, la direttrice del festival e Alessandro Grande direttore artistico, per scoprire di più su questo evento in evoluzione.

Buongiorno Antonella. Ho notato alcuni cambiamenti significativi in questa edizione del festival. Prima di approfondirli, potresti raccontarci come è nata l’idea del Saturnia Film Festival?

Certo. L’idea del Saturnia Film Festival, e in particolare dei pitch tra creatori e produttori, risale a circa 10 anni fa, frutto di una collaborazione con Alessandro Grande, il nostro direttore artistico. Dopo aver sperimentato un evento simile in un altro festival e constatato il suo successo, abbiamo deciso di integrare questo concetto nel nostro festival. Tuttavia, per via di vari ostacoli, incluso l’impatto della pandemia, il progetto ha richiesto tempo per maturare. Nonostante le difficoltà, siamo riusciti a organizzare il festival in presenza, progressivamente, fino a concretizzare quest’anno il nostro evento.

Oltre a questo, ci sono altre novità per questa edizione?

Assolutamente. Quest’anno dedicheremo due giornate del festival a incontri tra autori e produttori, arricchite da masterclass formative gratuite per i partecipanti. È un’opportunità per favorire la nascita di nuove collaborazioni e progetti.

Qual è la caratteristica principale che contribuisce al successo del festival?

Il successo del Saturnia Film Festival si fonda principalmente sulla sua formula itinerante. La scelta di ambientare le serate in borghi storici come Manciano, Montemerano e Saturnia non solo valorizza la bellezza e la storia di questi luoghi ma crea anche occasioni uniche di aggregazione sociale. Il festival diventa così un punto di incontro tra la comunità locale e i visitatori, arricchito dalla proiezione di film selezionati di alta qualità, sia italiani che internazionali.

Come vengono selezionati i film per il festival e quali tipologie includete?

La selezione dei film si basa su un processo attento e considerato, con l’obiettivo di presentare opere che possano interessare e coinvolgere un ampio pubblico. Includiamo sia cortometraggi che lungometraggi, con un’attenzione particolare alle opere prime e seconde che potrebbero non avere facile accesso al circuito commerciale. La diversità e la qualità dei film selezionati sono centrali per attrarre un pubblico variegato e appassionato.

Quali sono state le considerazioni nell’organizzare le proiezioni e quali rischi avete valutato nell’includere i lungometraggi?

L’inclusione dei lungometraggi è stata una novità introdotta con cautela. Era presente la preoccupazione che, soprattutto in luoghi aperti come le piazze, la durata maggiore potesse disperdere l’attenzione del pubblico. Tuttavia, questa scelta si è rivelata vincente: il pubblico ha dimostrato grande interesse e partecipazione, segno che la varietà e la profondità delle narrazioni proposte sono state apprezzate.

Cosa offrite specificamente ai registi che partecipano al festival?

Oltre alla possibilità di presentare le loro opere in contesti unici e suggestivi, offriamo ai registi selezionati alloggio in un hotel condiviso con giornalisti e altri professionisti del settore. Questa convivenza favorisce scambi, collaborazioni e momenti di apprendimento condiviso, come masterclass o degustazioni di prodotti locali, arricchendo l’esperienza complessiva del festival.

Potresti descrivere gli eventi collaterali che accompagnano il festival?

Gli eventi collaterali sono una parte integrante del festival, contribuendo a creare un’esperienza olistica che va oltre la semplice visione dei film. Questi includono masterclass, degustazioni enogastronomiche, mostre d’arte e incontri con artisti, tutti progettati per coinvolgere ulteriormente i partecipanti e valorizzare il territorio e la sua cultura.

In che modo le scuole vengono coinvolte nel festival?

Coinvolgiamo attivamente le scuole e gli istituti educativi nella creazione di cortometraggi, che vengono poi inclusi in una sezione apposita del festival. Questo non solo permette agli studenti di esplorare il mondo del cinema ma anche di partecipare attivamente al festival, contribuendo con le loro visioni e creatività.

Quali sono le peculiarità dell’ultima serata del festival e quali esperienze offrite agli ospiti?

La serata finale del festival si svolge in location d’eccezione come il parco delle piscine di Saturnia, unendo l’eccellenza cinematografica a esperienze uniche a livello paesaggistico. Offriamo inoltre ai nostri ospiti l’opportunità di rilassarsi nelle famose acque termali della zona, grazie agli ingressi gratuiti alle Terme di Saturnia, permettendo loro di apprezzare appieno le ricchezze naturali e culturali del territorio.

Quale è l’età media dei partecipanti e del pubblico?

Il nostro pubblico è molto variegato, spaziando da giovanissimi a persone oltre gli 85 anni. Per quanto riguarda il Saturnia Pitch, i partecipanti si collocano generalmente tra i 25 e i 40 anni, mentre i corti e lungo metraggi attraggono registi ed autori di un’ampia fascia d’età.

Infine vogliamo sapere com’è nata l’idea del pitch contest e cosa ci si può aspettare da questa novità. La direttrice Santarelli fa intervenire direttamente Alessandro Grande, il direttore artistico che così risponde:

“L’idea del pitch contest è maturata anni fa, grazie a precedenti esperienze in altri contesti. Con la crescita del Saturnia Film Festival come punto di riferimento per i nuovi talenti del cinema, abbiamo voluto offrire non solo una vetrina per le opere già realizzate, ma anche una piattaforma per quei creativi che hanno progetti inediti da proporre. L’obiettivo è creare un ponte diretto tra autori emergenti e l’industria cinematografica che invierà qui alcuni dei suoi rappresentanti, arricchendo così il festival con nuove energie e visioni”.

Native

Articoli correlati