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Reati contro il patrimonio culturale: oltre 3 milioni di beni recuperati in 50 anni

Il bilancio dell’attività svolta dal TPC, il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, fa ben sperare per il patrimonio dei beni culturali italiano. Nel 2022 sono state 80 mila le opere d’arte recuperate, per un valore di 85 milioni di euro.

Reati contro il patrimonio culturale: oltre 3 milioni di beni recuperati in 50 anni
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28 Aprile 2023 - 15.50


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Istituita nel 1969, per la tutela del paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione, (art. 9 della Costituzione Italiana) l’Unità speciale dell’Arma dei Carabinieri è riuscita a recuperare e sequestrare oltre 3 milioni di beni e 1,4 milioni di opere falsificate. Dall’attività del TPC nel 2022, la cui banca dati di opere è la più antica ed estesa al mondo, emerge una sostanziale diminuzione dei reati contro il patrimonio culturale.

La diminuzione è dovuta alle innovazioni in campo legislativo che hanno intensificato il sistema sanzionatorio, rendendone più proficua l’attività. Tra i recuperi avvenuti nel 2022 si contano oltre 17mila reperti archeologici, 21mila paleontologici e 1.241 opere contraffatte, di cui 951 opere di arte contemporanea. Importante è il recupero del gruppo scultoreo Orfeo e le Sirene, (terracotta, fine del IV secolo a.C) trafugato negli anni ‘70 a Taranto e riportato in Italia dopo un restauro clandestino in Svizzera e l’acquisizione da parte del The Paul Getty Museum di Malibu, grazie all’intermediazione di un funzionario di una banca svizzera.

In aggiunta sono oltre 250 i reperti archeologici e beni librari, antiquariali e archivistici, confiscati prima dell’immissione su mercato, per una stima di oltre 86 milioni di euro. Il settore che rileva il maggior calo di furti è quello relativo ai luoghi espositivi, che dagli 84 del 2021 passano a 58 nel 2022 (-30%).

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