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Le Scuderie del Quirinale restaurano lo stendardo di Antonio Alberti

Il ripristino ridarà nuova vita a un'opera simbolo della storia dell'arte e dell'iconografia cristiana. L'intervento sarà affidato al restauratore Giacomo Maranesi.

Le Scuderie del Quirinale restaurano lo stendardo di Antonio Alberti
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10 Febbraio 2023 - 18.51


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Le Scuderie del Quirinale si faranno carico del restauro dello stendardo di Antonio di Guido di Giovanni Recchi, meglio conosciuto come Antonio Alberti da Ferrara, che ritrae la Crocifissione di Cristo e i Santi Giacomo Maggiore e Antonio Abate. L’intervento rientra nell’accordo riguardante la mostra “Arte liberata 1937-1947 Capolavori salvati dalla guerra”, sottoscritto tra la Galleria Nazionale delle Marche, principale concessionaria delle opere della mostra, e le Scuderie.

Il lavoro, commissionato al restauratore Giacomo Maranesi, ridarà nuova luce allo stendardo, realizzato nel 1438 per la Confraternita di Sant’Antonio Abate di Urbino e trasferito, nel 1831, nell’Oratorio di San Giovanni Battista, assieme ad arredi e altre opere d’arte. Negli anni sessanta dello stesso secolo lo stendardo venne poi spostato nel Museo dell’Istituto di Belle Arti delle Marche, per giungere nel 1883, infine, nel Palazzo Ducale di Urbino. La sua ultima sede diverrà, nel 1912, la Galleria Nazionale delle Marche.

Il recto dello stendardo rappresenta la Crocifissione, in particolare, Longino che trafigge il costato di Cristo, con San Giovanni Apostolo e la Maddalena genuflessa ai piedi della Madonna. Il retro ritrae invece i Santi Giacomo Maggiore, in passato scambiato come la figura del Redentore, e Antonio Abate. 

L’intervento di restauro eliminerà i fattori di degrado causati da secoli di esposizione e ridipinture, rimuovendo materiali di restauri passati, oltre a risanare le lacerazioni; si procederà con la distensione del supporto e con la pulizia della superfice pittorica. A seguito dell’intervento l’opera sarà ricollocata in modo da rendere visibili ambedue le facciate.

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