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Il rocambolesco ritorno dei Golden Globe

Una cerimonia che si è svolta con moltissimi assenti illustri, tra i quali spicca Brad Pitt, ma che ha visto la presenza del presidente ucraino Zelensky con un videomessaggio

Il rocambolesco ritorno dei Golden Globe
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11 Gennaio 2023 - 22.10


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Nella giornata di ieri si è svolta la cerimonia di premiazione dell’ottantesima edizione dei Golden Globe al Beverly Hilton Hotel di Beverly Hills in California. Si tratta di un ritorno, nuovamente trasmesso in diretta nazionale dalla rete NBC dopo lo scandalo del 2021.

All’epoca erano giunte, proprio alla vigilia della settantottesima premiazione, le accuse del Los Angeles Times che denunciava un’organizzazione corrotta e razzista vista l’assoluta mancanza di membri neri o di altre etnie tra i giurati. Di seguito, ci fu il boicottaggio in massa di divi, studi e della stessa rete NBC, che aveva l’esclusiva diretta dell’evento.

Il ritorno dei Globes, visto fino a pochi anni fa come una vera e propria anticipazione degli Oscar, è stato rocambolesco, consumandosi tra importanti presenze, attori che hanno snobbato soltanto la passerella sul red carpet e boicottaggi sfacciati. Degna di nota l’apparizione del presidente ucraino Zelensky, invitato dall’amico Sean Penn.

Presenti anche Jennifer Coolidge per The White Lotus, che ha intrattenuto il pubblico con un importante monologo all’insegna della comedy più libera, Austin Butler, premiato per la sua interpretazione di Elvis Presley, Rihanna, in gara per il premio Miglior canzone originale con la sua Lift me up in Black Panther: Wakanda Forever, Jeremy White, per l’apprezzatissima serie The bear, e la star di Mercoledì Jenna Ortega.

Tra gli assenti diverse stelle come Selena Gomez, Julia Roberts, Tom Cruise e Brendan Fraser, in gara con il film The Whale. C’è stato chi ha del tutto evitato la passerella, come Brad Pitt. Invece, alla voce “vincitori ma assenti” da citare Zendaya, premiata come miglior attrice in una serie drammatica per Euphoria, Kevin Costner, per Yellowstone, e Cate Blanchett per Tár.

Ad aggiudicarsi il premio per il Miglior film drammatico è stato The Fablemans di Steven Spielberg, mentre il regista Martin McDonagh, che veniva dal successo del capolavoro Tre manifesti a Ebbing, Missouri, non ha tradito le aspettative, vincendo il premio Miglior film commedia con l’ultima fatica Gli spiriti dell’isola.

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