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L'anno dei grandi concerti: Zucchero in mezzo ai grandi gruppi

Una mappa, e qualche suggerimento, per gli appuntamenti musicali della prossima primavera ed estate. Tante band internazionali: dai Blur agli Who, dai Kiss ai Red Hot Chili Peppers, dai Depeche Mode ai Muse. Le due serate del grande Fornaciari

L'anno dei grandi concerti: Zucchero in mezzo ai grandi gruppi
La locandina dell'evento
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27 Dicembre 2022 - 11.24


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di Manuela Ballo

Se tanto mi dà tanto ci aspetta un anno di grandi successi. Per i concerti, intendo. Potrebbe esser l’anno decisivo per la ripresa degli spettacoli dal vivo, dopo che già l’anno che sta per chiudersi, con una sostanziale ripresa del settore, non è stato poi così malaccio. Basta che il governo Meloni non ci metta lo zampino con provvedimenti negativi sia per il mondo dello spettacolo che per quello del cinema. La speranza, visto il calendario in programma, è più forte del pessimismo che alligna in queste settimane.
Non è possibile fare, qui, una rassegna delle centinaia di concerti che si terranno, visto il vasto programma dei concerti e degli spettacoli peraltro ancora non completamente definito. Ne scelgo, per ora, solo nove, barcamenandomi tra l’importanza dell’evento in sé e il gusto personale. E quindi in questa panoramica trovano spazio i grandi gruppi internazionali e una sola star nazionale.

Parto da John Michael Osbourne, il grande Ozzy, voce storica dei Black Sabbath: essendo una data riprogrammata da tanto tempo purtroppo solo i più fortunati che avevano comprato i biglietti ancor prima della pandemia potranno godersi lo spettacolo, il 12 maggio, all’ Unipol Arena di Casalecchio di Reno. La storia del “The Mad Man”, il “padrino dell’ Heavy metal”, è arcinota: partito con i Black Sabbath ha poi avuto una carriera da solista di grande successo. Indimenticabile il suo primo album da solista “Blizzard of Ozz”. I numeri ne hanno poi confermato il successo: 10 milioni di copie e per due anni primo assoluto in classifica. Non resta, quindi, per ascoltarlo dal vivo che aspettare che ritorni in Italia con una o più date. Se sarà così, meriterà correre al botteghino.

Altra Band storica che merita attenzione è quella dei The Who . Il loro concerto è inserito nel programma del prossimo “Firenze Rocks”. “The Who” sono una tra le band londinesi più importanti di sempre; un tassello prezioso della storia del rock. Sarà in Italia il 17 giugno alla Visarno, la famosa arena di Firenze: per l’occasione si scomoda l’orchestra del Maggio musicale Fiorentino. Qualche cifra per far sapere ai più giovani di che stoffa è fatto questo gruppo: 50 anni di carriera e oltre 100 milioni di dischi. Il loro debutto si ebbe nel 1965 con il brano “I Can’t Explain” seguito poi da “My Generation”, l’album della consacrazione. Il loro ultimo lavoro è del 2019, l’album “Who”, che sicuramente sarà alla base dell’appuntamento italiano.

Dalla scena Inglese a quella italiana, con Zucchero Fornaciari che, con grande enfasi, ha annunciato le due uniche date italiane, il 9 e 10 giugno, in una delle più conosciute location, l’Arena di Reggio Emilia. C’è ancora qualche piccola chance di assistere a questo spettacolo: vi consiglio quindi di correre e affrettarvi per non perdervi questo concertone. Tutti, o quasi, conoscono la strepitosa carriera di Zucchero: in circa trent’anni di attività, ha venduto oltre 60 milioni di dischi; ha girato il mondo con le sue tantissime tournée; ha collaborato con i più grandi artisti nazionali e internazionali come Miles Davis, Sting, Luciano Pavarotti, Joe Cocker e Eric Clapton. Dal 1987, anno della sua consacrazione, con l’album “Blue’s ” ad oggi, rimane uno degli artisti più poliedrici e capaci delle più diverse suggestioni.

Un antipasto quello di Zucchero, poi arriverà il bello: i Kiss. Quando? Il 29 giugno in Piazza Napoleone, Lucca. Si tratta del loro ultimo tour mondiale. Non c’è altro da aggiungere e nulla che io possa dirvi quando si scrive di una band protagonista fin dagli anni Settanta della scena rock mondiale: chi li conosce sa che rappresentano lo spettacolo live più iconico del rock grazie alle loro esibizioni e al loro modo di calcare il palco. Lo spettacolo lo hanno chiamato “End of The Road World Tour” e non a caso gli stessi Kiss hanno affermato che da questo tour usciranno nello stesso modo con cui sono entrati, ovvero “Unapologetic and Unstoppable”.

Appena qualche giorno e poi, il 2 luglio, arriva in Italia un’altra band arcinota, i Red Hot Chili Peppers. Si esibiranno, nell’unica tappa italiana del loro tour mondiale, all’ ippodromo Snai La Maura di Milano. Hanno calcato i più grandi palchi nazionali e Internazionali; ci hanno emozionati, più e più volte, con le loro performance e le loro sonorità. La famosa rock band statunitense, nata nel 1983 a Los Angeles, ha una storia alle spalle fatta di cifre rilevanti: 13 album e oltre 100 milioni di copie vendute in tutto il mondo. I Red Hot stanno, con queste cifre, in cima alla lista degli artisti più venduti della storia. I motivi sono chiari: la vitalità e la vivacità che manifestano con la loro musica e l’euforia che traspare dalle loro canzoni. Sta di fatto che la Band californiana continua a mietere successi e fortunatamente ritorna in Italia per una data, ancora una volta, da non perdere.

“Nancy Boy” o “Whithout You I’m Nothing” vi ricordano qualcosa? Il primo titolo corrisponde alla prima Hit, risalente al 1997; l’altro invece è il loro album della svolta, con sonorità più dark. Sono i Placebo. Sarà data la possibilità di sentirli a giro per l’Italia: I live annunciati sono, infatti, in programma l’11 luglio a Torino (al Sonic Park Stupinigi), 13 luglio (al Lucca Summer Festival), 14 luglio a Imola (all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari), 16 luglio a Matera (al Sonic Park) e, infine, il 18 luglio a Piazzola sul Brenta (Anfiteatro Camerini). Consiglio: tutti gli amanti di questo genere musicale non si lascino scappare l’opportunità di goderseli dal vivo, di ascoltare il loro particolare modo di mischiare il rock con l’elettronica per poi passare al pop.

Volete un altro consiglio? Andate ad ascoltare i Depeche Mode. La loro prima tappa è allo Stadio Olimpico di Roma, il 12 luglio, per continuare poi a Milano e Bologna.
Era il 1980 quando sono partiti, non avevano grandi studi musicali alle spalle, né l’esperienza. Avevano, però, l’obiettivo di sfondare e di modificare la moda musicale. Ce l’hanno fatta. I Depeche Mode hanno riscritto le regole della new wave, creando uno stile personale e sperimentando suoni nuovi. Hanno fatto la storia e un modello per la musica sintetica ispirando scene che vanno dall’ alt-rock alla techno.

In questo percorso che vi propongo- nel quale, volutamente, ho saltato a piè pari i molti nomi conosciuti del panorama musicale italiano – metto il concerto dei Blur che si esibiranno all’interno del Lucca Summer Festival, il 22 di luglio. Tra i maggiori esponenti del movimento britpop, la cui consacrazione definitiva arriverà con “Parklife”. Siamo negli anni Novanta e questo disco, che contiene singoli come “Girls & Boys” e “To the end” li farà conoscere al pubblico giovanile. Poi la svolta nel ’95 con sonorità più rock e alternative. Oggi sono delle icone del rock.

Concludo questo percorso primavera-estate con uno dei gruppi che merita ascoltare (e vedere) almeno una volta nella vita: sono i Muse. Merita non solo per l’importanza acquisita nel corso degli anni dalla Band ma soprattutto per la messa in scena dei loro concerti. Luci e suoni da lasciar di stucco. Il loro stile musicale ha da sempre raccolto le influenze dei più disparati generi come il pop, il rock e il progressivo. Il “Will Of The People World Tour”, così è soprannominato, li vedrà protagonisti il 18 luglio 2023 allo Stadio Olimpico di Roma e il 22 luglio 2023 allo Stadio San Siro di Milano.

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