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Palermo: presentato il programma dell’ottava edizione del Festival delle Letterature Migranti

Quest’anno l’evento prevede una divisione in due parti: una sezione dedicata alla letteratura, che si terrà a Palermo dal 12 al 16 ottobre 2022, e un’altra rivolta al teatro e alle arti visive, che invece si svolgerà ai Cantieri Culturali alla Zisa dal 25 al 27 novembre 2022.

Palermo: presentato il programma dell’ottava edizione del Festival delle Letterature Migranti
In foto, "La città Futura" come tema centrale dell'ottava edizione del Festival delle Letterature Migranti.
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4 Ottobre 2022 - 15.35


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di Claudia Daniele

Il direttore artistico del Festival delle Letterature Migranti, Davide Camarrone, ha scelto di presentare il programma della manifestazione di quest’anno, ormai giunta alla sua ottava edizione, durante la giornata del 3 ottobre 2022, per ricordare il naufragio avvenuto nel 2013 a largo di Lampedusa, nel quale persero la vita circa 368 migranti.

Sin dalla sua nascita, avvenuta nel 2015 a Palermo, il Festival concentra il suo interesse sugli effetti che gli spostamenti fisici e immateriali, epistemologici o mediatici, hanno sulle lingue, sulle letterature e le culture non solo dell’area mediterranea, ma anche oltre essa.

Il programma della manifestazione include tre fasce diverse di appuntamenti: gli incontri pubblici legati alla letteratura e ad altri linguaggi espressivi, gli incontri con gli studenti di scuole e università, e diverse attività culturali e sociali organizzate in collaborazione con le associazioni e gli enti teatrali e musicali cittadini.

L’edizione di quest’anno viene presentata con il nome La città futura, titolo che richiama il numero unico della rivista di Antonio Gramsci del 1917, e che spiega perfettamente che il tema sarà la riflessione della polis connessa ad altre due parole chiave che rappresentano bene l’Antropocene: migrazione e condivisione.

Seguendo questa linea il Festival si divide in due parti: una sezione letteraria che si terrà a Palermo dal 12 al 16 ottobre, e una dedicata al teatro e alle arti visive che si svolgerà ai Cantieri Culturali alla Zisa dal 25 al 27 novembre.

La parte centrale della manifestazione è sicuramente quella dedicata alla sezione letteraria, per la quale sono stati previsti circa trenta incontri, in cui saranno presentati trenta testi diversi come strumento di interpretazione del mondo convulso in cui stiamo vivendo.

Tra i testi selezionati sicuramente va citato Nella mente di Vladimir Putin di Elena Kostioukovitch, Un giorno senza fine. Storie dall’Ucraina in guerra di Annalisa Camilli, Noi schiavisti. Come siamo diventati complici dello sfruttamento di massa di Valentina Furlanetto e Passatopresente. Alle origini dell’oggi 1984-1994 di Simona Colarizi.

A questi si aggiungono altri autori di grande rilevanza come Andrea Tarabbia, Giorgio Montefoschi, Patrick Fogli e Maurizio Maggi.

Come nelle edizioni precedenti, anche quest’anno sarà dato grande spazio alla traduzione, non solo tramite il format del Translation Slam curato da Eva Valvo ma anche con un focus particolare della sezione Lost and Found in Translation su 1984 di George Orwell.

Inoltre, ci sarà una lectio di Tommaso Pincio dedicata proprio ad Orwell, e la tavola rotonda dal titolo Letteratura come memoria. Uno sguardo rivolto ad est, moderata da Eva Valvo con i traduttori Sergio Rapetti, Rosa Mauro e Margherita Carbonaro.

La realizzazione del Festival delle Letterature Migranti, anche quest’anno, è stata possibile grazie al suo già citato direttore artistico Davide Camarrone, e agli altri membri che fanno parte del Comitato di Direzione, tra cui Simone Arcagni, che si dedica alla sezione della transizione digitale, Giuseppe Cutino e Dario Olivieri, che si occupano rispettivamente di teatro e di musica, Agata Polizzi, che invece si dedica all’arte contemporanea ed Eva Valvo.

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