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100 artisti da tutto il mondo come ambasciatori del cambiamento climatico

A Trieste la mostra "Terra in trasformazione" che racconta la salute del nostro pianeta

Un'opera da Terra in trasformazione
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redazione Modifica articolo

1 Settembre 2022 - 16.54


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Una mostra che riunisce 100 artisti provenienti da tutto il mondo si svolgerà dal 3 al 24 settembre negli spazi del Magazzino 26 a Trieste. “Terra in trasformazione” racconta attraverso l’arte l’effetto del cambiamento climatico sul nostro pianeta. La mostra è il risultato dei due progetti “Crisis Gaia” e “aQua“, nati in luoghi diametralmente opposti e in circostanze differenti, cui hanno contribuito con espressioni e sguardi diversi un centinaio di artisti internazionali.

Si tratta di fotografie, video, sculture, installazioni, dipinti e contaminazioni tra le diverse forme artistiche, firmate da artisti di Stati Uniti, Siberia, Australia, Ecuador, Cina, Cile, Argentina, Turchia, Inghilterra, Russia, Corea, Colombia, Austria, Germania, Slovenia, Serbia, Croazia, Messico e Italia, che raccontano la trasformazione sempre più rapida del nostro pianeta.

“Crisis Gaia” è nata in Messico dall’artista e scienziato Manolo Cocho e rappresenta una riflessione sulla vita biologica sulla Terra e sulla capacità umana di distruggerla o preservarla. A esprimerla, c’è ad esempio la serie Mondo Caldo e Coraggioso in cui il fotografo sloveno Bojan Golčar raffigura un paesaggio alienato, utilizzando la manipolazione e la sovrapposizione delle immagini, graffi e imperfezioni, per offrire la sua visione di come sarà domani un mondo che sta morendo. 

“aQua” curata da Maria Campitelli, riflette sul bene liquido più prezioso per la vita e il più tragicamente presente nel dissesto dell’ecosistema. Nasce e si sviluppa soprattutto a Trieste raccogliendo installazioni, varie declinazioni e contaminazioni perseguite dall’attuale ricerca espressiva. Ad esempio, con l’installazione I’m an Alien, Fabiola Faidiga realizza una vistosa scatola nera, approdata su un lontano pianeta, residuo dell’esplosione della terra, da cui si possono cogliere le ultime parole registrate di un’inascoltata esortazione: “Please open your ears and then act”.

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