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La scoperta sulla Gioconda: lo sfondo è toscano

Lo studioso e ricercatore francese Pascal Cotte avrebbe individuato in Vicopisano, provincia di Pisa, lo sfondo della Gioconda di Leonardo da Vinci.

La scoperta sulla Gioconda: lo sfondo è toscano
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4 Giugno 2022 - 23.56


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Lo studioso francese Pascal Cotte ha identificato in Vicopisano (Pisa) il paesaggio che fa da sfondo alla Gioconda di Leonardo da Vinci; più precisamente è quello della valle dell’Arno vicino alla torre di Caprona. Il ricercatore scientifico, che è anche direttore della Lumiere Technology, ha presentato a Vinci la sua scoperta durante la conferenza “La Gioconda svelata dalla scienza. Una nuova scoperta mondiale“. Grazie alla digitalizzazione dell’opera, realizzata dallo stesso Cotte su richiesta del Louvre di Parigi, è stato possibile identificare il paesaggio con ancora più precisione.

Fondamentale per la scoperta è stato lo studio delle carte geografiche disegnate da Leonardo e di due schizzi con la sanguigna, che sono stati pubblicati dal grande studioso leonardiano Carlo Pedretti.  Questa analisi approfondita ha permesso non solo la conferma dell’identificazione paesaggistica, ma anche la possibilità di ripercorrere il passaggio di Leonardo sui monti pisani, da Vicopisano, Cascina, Calci.

Sylvain Thieurmel, un altro ricercatore specializzato nella pittura leonardiana, ha effettuato determinate ricerche in Toscana, con l’ipotesi che Salai, allievo e amante di Leonardo, avesse accompagnato quest’ultimo dalla Torre di Caprona alla Verruca. La ricerca, portò Thieurmel alla scoperta anche di una grotta situata a Uliveto Terme, ai piedi del monte Verruca. Una roccia imponente, simile al paesaggio che Leonardo dipinse nella “Vergine delle Rocce“.

Nelle nuove ricerche è stata fondamentale e decisiva una tecnica scientifica denominata “Layer Amplification Method”, grazie alla quale è stato possibile analizzare, senza recar danno, i vari strati nascosti sotto la superficie del dipinto, scattando inoltre immagini multispettrali in alta risoluzione, e ricostruendo anche cronologicamente la creazione dei vari strati dipinti.

Cotte già nel 2015 aveva ipotizzato che, dietro al ritratto più enigmatico della storia dell’arte, ci fosse uno schizzo preparatorio invisibile a occhio nudo, come una sorta di identità nascosta della “Monnalisa”. Adesso però, grazie al medesimo processo di digitalizzazione, la vera novità riguarda il paesaggio. Tra i risultati più sconvolgenti c’è appunto l’ipotesi che, alle spalle della Gioconda, ci sia effettivamente la Torre di Caprona, a Vicopisano.

Il sindaco di Vinci Giuseppe Torchia ha commentato così il tutto: “Studiare Leonardo è stimolante, ci offre sempre uno spunto in più di ricerca, ed è anche l’occasione per scoprire aspetti nuovi della vita del genio rinascimentale. Ed è bellissimo vedere come arte e scienza, che sembrano due mondi diversi, siano in realtà collegate tra di loro. Come Comune la nostra volontà è esaltare Leonardo a 360 gradi, andando ad analizzare ogni singolo dettaglio di una figura che ha cambiato il mondo“.

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