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"1M sotto la metro": l'arte metropolitana di Roma

Torna nella capitale la mostra di arte interattiva contemporanea

"1M sotto la metro": l'arte metropolitana di Roma
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8 Dicembre 2021 - 16.08


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Dal 10 al 12 dicembre cinque stazioni della Metro C di Roma si trasformeranno in musei interattivi. Si tratta di “1Metro sotto la metro”, una mostra diffusa di arte interattiva metropolitana curata da Arianna Forte e organizzata da Fusolab 2.0 in collaborazione con Atac e Flyer. A farla da protagoniste ci saranno sette opere interattive e di new media art.

Giunta alla seconda edizione, la mostra fa parte di un progetto triennale che coinvolgerà in tutto 20 artisti e 15 “fermate” della terza metropolitana della capitale. Il progetto, promosso da Roma Culture, è vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020-2021-2022, curato dal Dipartimento Attività Culturali.

Si potrà accedere alla mostra gratuitamente dalle 15 alle 21 per tutto il fine settimana. Non è inoltre necessario essere in possesso di un biglietto o abbonamento Metrebus per entrare, dal momento che le opere sono state installate in spazi non delimitati da tornelli.

Le opere in mostra si troveranno alle seguenti fermate:

– Mirti. Qui è installata “Mixed Feelings”, opera dell’artista concettuale Filipe Vilas-Boas che si diverte a giocare con le tecnologie di riconoscimento facciale. Ogni visitatore può creare la sua melodia modulando le tonalità attraverso l’espressione del proprio volto.

– Gardenie. A questa fermata si trova “All Hail the Deepfake” del giovane ricercatore in Tecnologie e Arti Shaune Oosthuizen. Oosthuizen propone una riflessione sul concetto di verità ai tempi della manipolazione dei dati, della violazione della privacy e dei contenuti audiovisivi online.

– Teano. L’artista e ricercatrice in Arti Digitali Patricia J. Reis ha creato “Ommm”, un gioco che attraverso la tecnologia di una poltrona massaggiante espande e stimola le percezioni corporee nello spettatore durante la recitazione dei mantra Om e Am.

– Alla stessa fermata c’è anche “Sensible”, installazione del media artist olandese Bram Snijders (collettivo Deframe) specializzato nella ricerca sul rapporto tra spazio virtuale e fisico. “Sensible” emette uno sfrigolio di luce e suono quando oggetti o persone si trovano nelle coordinate della sua soglia virtuale.

– Terza e ultima opera presente a Teano è “Quick Fix” dell’artista e speaker Dries Depoorter. Depoorter ironizza sulla dipendenza da social network proponendo un distributore automatico di like e follower per diventare popolari sui social.

– Pigneto. Qui ci si potrà divertire con “Chat with a stranger”, installazione site specific del sound artist pugliese Pier Alfeo, progettata espressamente per la seconda edizione di “1MSM”. L’intento dell’opera è riflettere sull’assenza di comunicazione e disindividualizzazione che è tipica dei non luoghi (come la metropolitana, appunto), invitando lo spettatore a prendere parte a una conversazione aperta e condivisa tra sconosciuti che a sua volta genera dei metaforici contenuti audio-video.

– S. Giovanni. L’ultima opera della mostra è “Do ut das – Distributore Automatico Storie”, pensata e realizzata ad hoc per Atac dal misterioso collettivo Tamara Ceddi, in collaborazione con I Poeti der Trullo e il loro Metroromanticismo. Il distributore in questione somiglia a una macchina per i biglietti e stampa una poesia in cambio di ogni Bit inserito.

«Le opere di questa seconda edizione, ognuna da un suo punto di vista, sono spunti critici – ironici, poetici, intimi o giocosi – sul nostro rapporto con le tecnologie digitali, entrate a far parte della nostra quotidianità in maniera ancora più intima e strutturale in questo particolare e complesso periodo storico», spiega Arianna Forte, curatrice della mostra.

“1M sotto la metro” è una vera e propria esperienza immersiva, pensata per rendere finalmente protagonista un pubblico che normalmente è solo “di passaggio”. Le stazioni della Metro C diventano così porte dimensionali e le opere in mostra sono passaggi che conducono a nuovi punti di vista sul mondo e a nuove fermate dell’immaginario.

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