Come cambiano i saperi e la cultura grazie alla Rete | Culture
Top

Come cambiano i saperi e la cultura grazie alla Rete

A Urbino, Fano e Pesaro la quinta edizione del Festival del Giornalismo Culturale che si interroga su come promuovere e far conoscere il nostro patrimonio attraverso il web, la più grande risorsa

Come cambiano i saperi e la cultura  grazie alla Rete
Preroll

redazione Modifica articolo

12 Ottobre 2017 - 12.58


ATF

Al via da oggi e fino 15 ottobre ad Urbino, Fano e Pesaro la quinta edizione del Festival del Giornalismo Culturale dal titolo ‘Patrimonio culturale. Una storia, 1000 modi per raccontarla’. La manifestazione affronta con una settantina di ospiti (intellettuali e giornalisti), il tema di come promuovere e far conoscere le ricchezze artistiche del territorio nazionale. L’evento è sostenuto dalla Regione Marche e diretto dal giornalista Rai Giorgio Zanchini e dalla docente Lella Mazzoli, dell’Università di Urbino. . Tra gli ospiti il filologo e critico letterario Carlo Ossola, il direttore della Galleria nazionale di Urbino Peter Aufreiter, la presidente della Commissione Cultura della Camera Flavia Piccoli Nardelli, Gerardo Greco, il direttore di Sky Arte HD Roberto Pisoni, Antonio Gnoli, Piero Dorfles, Sergio Rizzo. Incontri per interrogarsi su come la cultura e le opere d’arte possano essere e siano più accessibili al maggior numero di persone proprio grazie all’uso delle nuove tecnologie e della rete. Una lente d’ingrandimento puntata sul patrimonio artistico culturale italiano e sulla molteplicità di modi in cui il giornalismo può trasmetterne valori, concetti e, più semplicemente, informazioni. Un’immensa ricchezza insita nell’essenza stessa dell’identità italiana da promuovere con strumenti giornalistici idonei e in costante evoluzione grazie alla centralità e alle potenzialità della rete. Venerdì (13 ottobre), ad esempio, il sipario del Teatro Rossini di Pesaro si aprirà per presentare la tematica “Come comunicano oggi i musei. Limiti e opportunità”.
Sabato 14 invece sarà Fano il fulcro della manifestazione. Ed è ovvio che se si parla di patrimonio culturale nelle Marche non ci si può esimere dal trattare la tematica anche da un altro punto di vista. E cioè quello del patrimonio leso dal sisma. A partire dalle ore 17 si aprirà una tavola rotonda con alcuni sindaci dei comuni del cratere. E speriamo che dopo le riflessioni arrivino anche i fatti concreti.

Native

Articoli correlati