Krasznahorkai e il discorso sull’umanità: dalla continua evoluzione al declino moderno

Ieri a Stoccolma, al ricevimento del Premio per la Letteratura 2025, ha ripercorso la vita dell’uomo dall’epoca delle grandi invenzioni fino allo smarrimento contemporaneo

Krasznahorkai e il discorso sull’umanità: dalla continua evoluzione al declino moderno
Immagine presa da “ANSA”
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8 Dicembre 2025 - 13.52


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“Essere umano, creatura straordinaria, chi sei?” Questa la domanda posta ieri a Stoccolma, allo scrittore e sceneggiatore ungherese László Krasznahorkai, alla consegna del premio Nobel per la Letteratura 2025. La risposta è stata tutta nella rilettura in chiave filosofica dell’evoluzione del genere umano, dalle prime invenzioni fino all’oggi in cui l’uomo assiste alla fine dell’immaginazione.

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Krasznahorkai ha iniziato parlando, appunto, delle grandi invenzioni realizzate dall’uomo: la ruota, il fuoco e la cooperazione, descrivendo la progressiva evoluzione della specie dall’homo erectus all’homo habilis. Lo scrittore ha parlato dell’acquisizione dell’intelletto da parte del genere umano, che ha permesso di evolversi e di differenziarsi dalle altre specie. Poi dell’uomo che ha creato la società, inventato la scrittura, navigato per mari e monti scoprendo nuove terre e civiltà, che ha volato nello spazio e poi sulla Luna scoprendo pianeti diversi dal proprio ma che ha creato anche armi in grado di distruggere la Terra.

In seguito la specie umana, come ha raccontato Krasznahorkai, ha modificato la sessualità, i diversi ruoli tra uomini e donne, scoprendo anche veri e propri sentimenti come l’empatia e l’amore. L’uomo ha creato le scienze, le arti e i suoi dipinti che si evolvono nel tempo, la musica e le melodie, dando vita a grandi personaggi che hanno fatto la storia, come Leonardo da Vinci e Johann Sebastian Bach.

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Il noto scrittore si è concentrato, alla fine del suo discorso, sull’umanità oggi, un’umanità sempre di fretta, dell’immediatezza e che non crede più a niente soprattutto a causa dei dispositivi da essa stessa creati. “Oggi – ha affermato Krasznahorkai – non c’è più la grande immaginazione e voglia di scoperta dei grandi uomini dei primi secoli, adesso l’essere umano ha tutto ciò che gli serve davanti a sé, dentro lo schermo di un device, ma la sua memoria diventa a breve termine, il suo alfabetismo diminuisce e la conoscenza non è più creata e scoperta da lui stesso, ma arriva direttamente da altre fonti trasformando l’uomo da creatore a fruitore”.

Lo scrittore ha pronunciato il suo discorso in lingua ungherese, concludendo con una critica all’uomo moderno che prima o poi sarà inghiottito dal sistema in cui vive e non sarà mai più capace di ripetere il grande percorso di evoluzione avvenuto in precedenza. Proprio l’umanità che è stata capace di raggiungere grandi conquiste ha abbandonato oggi, secondo le parole dello scrittore, valori come l’empatia, la creatività e l’immaginazione: tutti valori in grado di rendere la vita veramente autentica.

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