È stato un mercoledì sera agrodolce per i bianconeri, che hanno vissuto un’altalena di emozioni nei 90 minuti giocati in terra spagnola.
Il primo tempo della Juventus è sottotono, con il Villareal che passa in vantaggio con Mikautadze e Perin che in almeno 2 occasioni deve calare parate importanti per tenere a galla la formazione torinese. La vecchia signora nella prima frazione di gioco si affida quasi completamente a guizzi personali e l’occasione più grande è quella di Mckennie che davanti alla porta non riesce ad angolare il colpo di testa divorandosi il gol del pareggio.
Il secondo tempo si apre con una Juve più decisa e vivace, frutto della presenza di Conceicao, entrato al posto dell’insufficiente Koopmeiners, e nel primo quarto d’ora ribalta la partita, prima Gatti si inventa il gol dell’anno con una rovesciata alla Cristiano Ronaldo e poi proprio Conceicao sfrutta il regalo di Parejo per andare a concludere a rete. In questa fase della partita è la Juve che fa da padrona, ma come spesso accade manca il colpo decisivo per chiudere definitivamente la gara, con David che si mangia due gol clamorosi e vari cross di Cambiaso e Yildiz non sfruttati da nessuno.
Negli ultimi 10 minuti il Villareal alza il baricentro e la Juve si rintana negli ultimi 20 metri di campo, la pressione è tanta e al 90esimo arriva la zampata decisiva del grande ex di serata Renato Veiga, per il 2-2 finale.
Il fischio finale arriva dopo 5 minuti di recupero e lascia alla Juve tanto amaro in bocca per l’ennesima partita buttata al vento, in quello che è il quarto pareggio consecutivo tra tutte le competizioni ed il secondo se consideriamo solo la Champions League.
Soprattutto nella coppa dalle grandi orecchie ogni punto fa la differenza, specialmente in questo nuovo format della “League Phase”, adesso gli uomini di Tudor sono attesi dalla trasferta contro il Real Madrid, ed una sconfitta potrebbe complicare ancora di più il percorso qualificazione.