di Francesco Tunda
Ormai siamo entrati nella stagione nella quale il calcio, con le sue esclusive televisive, ci accompagnerà fino alla prossima primavera. Appena consumata la terza giornata di campionato, inizia la una nuova e snervante stagione della Champions, con 203 partite che si giocheranno nei campi noti e meno noti di tutto il continente fino alla finale di Budapest del 30 maggio 2026.
In Coppa, la prima a partire sarà stasera la Juventus in campo allo Stadium di Torino contro il Borussia Dortmund. Domani sarà la volta per l’Atalanta che esordirà, oneri e onori, a Parigi proprio contro i campioni in carica del PSG. Giovedì sarà la volta del Napoli che volerà in Inghilterra per affrontare il Manchester City e nella stessa serata l’Inter giocherà in casa dell’Ajax. Tutte le partite sono fissate per le 21:00 e tutte in esclusiva sulle diverse piattaforme a pagamento. Si vedrà, fin da questo primo, di che pasta sono fatte le italiane, anche in considerazione delle partite e delle sfide del campionato nazionale.
Se si da’, infatti, uno sguardo al campionato già emergono alcuni segnali importanti: il Napoli campione è la squadra che anche quest’anno è la più attrezzata e completa per vincere il secondo scudetto di seguito. Sono arrivati giocatori di gran classe ( De Bruyne, tanto per dire), la rosa è più completa e anche il gioco un po’ meno sparagnino dell’anno scorso diventando più armonico e divertente. Lo dimostra il numero delle reti segnate nelle prime tre giornate: sei gol realizzati e solo uni subito.
In testa alla classifica con 9 punti, appaiata al Napoli, si trova miracolosamente ( incredibile la vittoria per 4-3 contro gli storici avversari dell’inter ai supplementari) la Juventus di Tudor che sta cercando, con la società, di raccogliere i cocci dell’anno disastroso di Motta. Durerà?
Le belle provinciali, Cremonese e Udinese, si godono con 7 punti il secondo posto mentre il terzo è occupato dal Milan e dall’Atalanta. I rossoneri di Allegri e Modric devono farsi perdonare dai loro tifosi l’annata disastrosa appena trascorsa. Con il Milan si trova l’Atalanta che, dopo l’era Gasperini e con la spina nel fianco di Lookman, non si capisce se saprà ripetere le mirabile gesta degli ultimi anni.
Tra le deluse è l’Inter a sorprendere fra tutte. Dopo la batosta della finale Champions dell’anno scorso e le scorie del mondiale per club non riesce a trovare più il bandolo della matassa : non è più l’Inter di Inzaghi – che si gode soldi e sole in Arabia – né ancora quella di Chivu. Ai nerazzurri serve tempo ma per le grandi squadre il tempo non è una variabile indipendente: urgono buone prestazioni e punti preziosi. Tempo serve anche alla Roma di Gasperini che dovrà tirar fuori la sua abituale grinta per tener fronte a una tifoseria che vuole tutto e subito.
E serve sia al Bologna di Italiano e sia alla Lazio di Sarri che fa quel che può – cioè miracoli – con la squadra che gli è stata consegnata da una società mal gestita da Lotito e dissestata nei bilanci. La Fiorentina è un enigma: tanti bei giocatori e un nuovo-vecchio allenatore farebbero sperare ai tifosi viola un anno incolore. Ma lo scetticismo è di casa a Firenze.
La Champions ci confermerà o meno quel che abbiamo visto in campionato. In attesa del prossimo turno con il solito spezzatino di fine e inizio settimana: venerdì la Juventus giocherà Verona; domenica sarà servito all’ora di pranzo il derby tra Lazio e Roma; lunedì il Napoli se la vedrà in casa con la neo promossa Pisa. E sarà cosi tra coppe europee, Coppa Italia, Nazionale e campionato che arriveremo d’un fiato a Natale.