"Attitudini: Nessuna”: il ritorno di Aldo, Giovanni e Giacomo sul grande schermo

Sophie Chiarello firma il documentario che ripercorre infanzia, carriera e crisi del trio; distribuzione Medusa dal 4 dicembre in 400 copie.

"Attitudini: Nessuna”: il ritorno di Aldo, Giovanni e Giacomo sul grande schermo
Preroll AMP

redazione Modifica articolo

27 Novembre 2025 - 15.07


ATF AMP

“Potete chiamarlo docupanettone”. Così Giacomo Poretti sintetizza con ironia “Attitudini: Nessuna”, il documentario diretto da Sophie Chiarello, già assistente alla regia in alcuni titoli del trio, che racconta la storia, i retroscena e l’immaginario di Aldo, Giovanni e Giacomo. In uscita il 4 dicembre, distribuito da Medusa in 400 copie, il film ricostruisce il percorso umano e artistico dei tre comici attraverso ricordi, testimonianze e materiali d’archivio.

Top Right AMP

Il titolo nasce dalla valutazione annotata da una maestra nella pagella del giovane Aldo Baglio, “Attitudini: nessuna”, trasformata qui in chiave narrativa e simbolica. Chiarello spiega che il progetto nasce “dal desiderio di raccontare chi fossero da bambini e quali sogni avessero. La loro storia è sorprendente perché imprevedibile”. La regista accompagna il trio in un viaggio nei luoghi dell’infanzia nella Milano popolare: tra oratori, prime improvvisazioni, scuole di teatro, fino agli esordi al Derby, a Zelig e al successo televisivo e cinematografico.

A intervenire, colleghi e amici come Ida Kuniaki, Marina Spreafico, Paolo Rossi, Marina Massironi, Paola Galassi, la Gialappa’s Band, Gino & Michele e Arturo Brachetti. “È stato un viaggio nel passato, pieno di nostalgia. La memoria è personale: ognuno ricorda gli stessi fatti in modo diverso”, sottolinea Giovanni Storti.

Dynamic 1 AMP

Giacomo Poretti ammette di essere stato inizialmente scettico: “Pensavo che i documentari si facessero solo quando uno se n’è già andato. Sophie però non ha mollato e sono emerse cose interessanti”. Baglio scherza: “Lo abbiamo fatto perché Giacomo è lì lì…”. Poi aggiunge: “Ho vissuto tante vite diverse. Questo film è come un album di fotografie: lo guardo e mi sorprendo del nostro percorso”.

Il documentario affronta anche i passaggi più delicati, come l’insuccesso di Fuga da Reuma Park (2016). “È stato un momento di crisi che ci ha portato ad allargare lo sguardo e recuperare anche la nostra individualità”, spiega Baglio. Poretti ribadisce che “non c’è mai stata un’ipotesi reale di scioglimento, solo l’esigenza di prenderci tempi diversi”. Dopo la pausa, il trio è tornato con “Odio l’estate” e poi “Il grande giorno”, vincitore del David dello Spettatore.

Sui futuri progetti insieme, il massimo riserbo: “Aspettatevi tutto e non aspettatevi nulla”, dice Storti. L’attore ricorda anche la parabola discendente di Tafazzi, diventato simbolo mediatico dell’autolesionismo della sinistra: “Un direttore di giornale ci ha visto un messaggio… ma per noi era solo uno che si dava martellate”.

Dynamic 1 AMP

In chiusura, arriva il videomessaggio di Brunori Sas, autore della canzone originale del documentario. “Sono partito da una poesia di Aldo”, racconta, scherzando su una possibile nuova coppia creativa: “Potremmo essere i nuovi Mogol–Battisti, Battisti–Panella o Dalla–Roversi”.

FloorAD AMP
Exit mobile version