Dalla cultura custodita a Villa Verdi di Sant’Agata di Villanova sull’Arda, residenza in cui il compositore visse per oltre cinquant’anni, alla memoria della guerra raccontata dal campo 78 di Sulmona, che ospitò i prigionieri degli eserciti alleati, fino alle celle del carcere Le Nuove di Torino, dove furono rinchiusi partigiani e antifascisti.
Le Giornate FAI d’Autunno tornano sabato 11 e domenica 12 ottobre con un’offerta che intreccia storia, arte e memoria, aprendo al pubblico oltre 700 luoghi straordinari in 350 città italiane: spazi normalmente inaccessibili, poco noti e lontani dai circuiti turistici più battuti.
Tra i racconti che animano questa edizione c’è anche quello di Lustra, nel Cilento, dove rivive la figura della giovane maestra Adele Mazzei. Arrivata nel piccolo borgo all’inizio del ’900 per seguire l’uomo che amava, Adele divenne l’anima della comunità: di giorno insegnava ai bambini, di sera agli adulti, convinta che l’istruzione potesse davvero cambiare il destino delle persone.
Accanto ai luoghi, le Giornate sono anche la festa dei volontari: oltre 15mila i “Ciceroni” coinvolti, di cui 9mila giovani e giovanissimi, pronti ad accompagnare i visitatori con dedizione e spirito civile.
La presentazione dell’edizione 2025 si è tenuta in uno dei protagonisti di quest’anno: il Palazzo del Viminale a Roma. Progettato nel 1911 da Manfredo Manfredi e voluto da Giovanni Giolitti come sede dell’Esecutivo, l’edificio fonde suggestioni della Roma antica con l’impronta monumentale del primo Novecento ed è oggi sede del Ministero dell’Interno. “Nasce come simbolo dell’identità nazionale e dello Stato italiano – ha ricordato il sottosegretario Emanuele Prisco, portando il saluto del ministro Matteo Piantedosi . È non solo sede di una delle più alte istituzioni, ma anche monumento che custodisce arte e storia, come accade in tante città e paesi d’Italia”.
Quella di quest’anno è un’edizione speciale – il FAI celebra infatti i 50 anni dalla sua fondazione, avvenuta nel 1975 grazie a Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, insieme ad Alberto Predieri e Franco Russoli. Ha sottolineato il presidente Marco Magnifico che “le Giornate del FAI – sono una buona novella che, tra tante notizie spaventose, si rinnova di anno in anno. Non risolve i problemi del mondo, ma lenisce il nostro dolore quotidiano e ci restituisce un po’ di speranza, mostrando come l’alleanza tra simili possa seminare pace”.
Per scoprire l’elenco completo dei luoghi e le modalità di visita è possibile consultare il sito www.giornatefai.it.