Un’esperienza immersiva tra musica, danza e profumi d’incenso riporterà i visitatori nel cuore dei rituali misterici dedicati alla dea Iside. Domenica 21 settembre, al Tempio di Pompei, il pubblico potrà ascoltare i “magici” suoni delle cerimonie antiche, grazie alla ricostruzione di strumenti come sistri, flauti, ance e tamburi. Gli appuntamenti – alle 20:00, 20:30 e 21:00, con un massimo di 30 persone per turno – saranno guidati dagli esperti musicisti del gruppo Synaulia, da anni impegnati nello studio e nella riproposta delle arti performative dell’antica Roma.
“Guardando al mondo antico possiamo recuperare un senso diverso dell’esperienza emotiva” spiega il direttore del Parco Archeologico, Gabriel Zuchtriegel. “La fruizione ‘meditativa’ che proponiamo non è un intrattenimento passeggero, ma un’autentica via di conoscenza, capace di rivelare verità celate negli strati dell’inconscio. Proprio come una mostra o un percorso museale, questa esperienza è conoscenza storica, con il vantaggio di essere inclusiva e accessibile a persone di ogni età, lingua ed estrazione culturale”.
Il culto di Iside, arrivato a Pompei nel III secolo a.C., era riservato agli iniziati e raccontava la vicenda della dea che, grazie alle sue arti magiche, ricompose le membra del marito-fratello Osiride ucciso da Seth, restituendogli la vita. Messaggio di speranza e rinascita, il mito si diffuse tra tutti i ceti sociali della città. Scavato nel 1764, il tempio apparve sorprendentemente intatto nelle decorazioni e negli arredi; tra i suoi visitatori illustri figura il giovane Mozart, che nel 1770 soggiornò a Pompei insieme al padre. L’impronta del santuario si riflette poi nel 1791 nelle scenografie del Flauto Magico, opera fortemente segnata da suggestioni pompeiane.