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Addio a Lina Wertmuller, prima regista donna candidata all’Oscar

La grande protagonista del cinema italiano si è spenta a 93 anni a Roma

Addio a Lina Wertmuller, prima regista donna candidata all’Oscar
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9 Dicembre 2021 - 15.08


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E’ morta nella notte a Roma Lina Wertmuller, aveva 93 anni. Nata il 14 agosto 1928 da una famiglia svizzera di nobili origini, vedova dello scenografo Enrico Job, lascia la figlia Maria Zulima.

Prima regista donna candidata all’Oscar per “Pasqualino settebellezze” nel 1977, Lina Wertmuller vinse quello alla carriera nel 2020. Mosse i primi passi come autrice di trasmissioni come Canzonissima della Rai e in seguito divenne aiuto regista di Fellini nei celebri film La dolce vita e 8 ½. Il suo primo grande successo dietro la macchina da presa fu “I basilischi”, uscito nel 1963, con cui già vinse la Vela d’oro del Festival di Locarno. Alla fine degli anni ’60 nacque il sodalizio con Giancarlo Giannini, con cui fece per la prima volta coppia artistica nella memorabile pellicola “Mimì metallurgico ferito nell’onore”. Si deve alla Wertmuller la scoperta dell’imparegguabile coppia cinematografica Giancarlo Giannini e Mariangela Melato, che insieme seppero costruire personaggi memorabili di buona parte della sua filmografia, diventando vere e proprie icone rappresentative dei sentimenti umani e politici che agitavano gli stati d’animo di quegli anni ’70 e ’80. 

 

I vistosi occhiali bianchi, la battuta sferzante, la simpatia contagiosa diventano presto un suo marchio di fabbrica. “Film d’amore e d’anarchia”, “Tutto a posto e niente in ordine”, “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”, “Pasqualino settebellezze” segnano in modo assolutamente personale il cinema italiano degli anni ’70 e ogni volta mettono d’accordo critica e pubblico. Così come i lungometraggi storici e politici che percorrono gli anni ’80, da “La fine del mondo” a “Fatto di sangue tra due uomini” fino a “Notte d’estate”. Il suo ultimo film, nel 2004, è stato “Peperoni ripieni e pesci in faccia” con Sophia Lorena e Frank Murray Abraham. Nel 2010 ha ricevuto il David di Donatello alla carriera.

“Con la scomparsa di Lina Wertmuller l’Italia perde una formidabile interprete dei cambiamenti che nel corso di decenni hanno attraversato il nostro Paese. Mancherà il suo sguardo inconfondibile ed ironico, ma restano e resteranno indimenticabili il suo estro e la sua versatilità artistica. Lina è stata una protagonista della cultura italiana che ha saputo unire in forma originale capacità inventive e pregevole leggerezza”. Così la Presidente della Rai Marinella Soldi e l’Amministratore delegato Carlo Fuortes esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa della regista.

 

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