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Addio a Carla Fracci, la ballerina che ha incantato il mondo con il talento e la tenacia

L'ètoile è morta questa mattina: aveva 84 anni ed era in gravi condizioni da giorni. La Scala ricorda la "sua" danzatrice che ha ballato con Nureyev, Bolle e i più grandi

Addio a Carla Fracci, la ballerina che ha incantato il mondo con il talento e la tenacia
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27 Maggio 2021 - 11.34


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di Alice Muti Pizzetti

Muore a 84 anni Carla Fracci, una delle più grandi ballerine del ‘900. Conosciuta in tutto il mondo, l’ètoile era ricoverata in gravi condizioni da diversi giorni. La sua ultima apparizione è stata proprio alla Scala due mesi fa dove ha tenuto una masterclass su ‘Giselle’. “La più grande. Divina ed eterna. Piena di amore per la danza, di nuovi progetti, di idee per tutta la vita, con l’entusiasmo di una ventenne. L’Italia della cultura ti sarà grata per sempre, immensa Carla Fracci”. Lo dichiara il Ministro della Cultura Dario Franceschini. 

È “con commozione” che la Scala annuncia la morte dell’artista avvenuta oggi nella sua casa di Milano. “Il Teatro, la città, la danza perdono una figura storica, leggendaria, che ha lasciato un segno fortissimo nella nostra identità e ha dato un contributo fondamentale al prestigio della cultura italiana nel mondo.”

Dalle origini umili alla Scala
Nata a Milano il 20 agosto 1936 la danzatrice proveniva da una famiglia umile: suo padre Luigi Fracci era un alpino sergente maggiore in Russia e sua madre Rocca Santina era un’operaia di Milano. Carla mostrò fin da bambina un senso del ritmo spiccato e per questo tentò il provino alla scuola più prestigiosa d’Italia: la Scala di Milano. Passata l’audizione i primi anni furono tutt’altro che facili: la Fracci spesso sentiva nostalgia di casa, degli affetti e non era facile abituarsi ad un sistema così rigido come quello della Scala di Milano. Ma a portare una svolta nella sua vita sarà l’incontro con Margot Fonteyn che farà capire alla Fracci che quella sarebbe stata la sua vita. La danzatrice iniziò a sentirsi finalmente nel posto giusto e a “casa”. Carla Fracci ha dichiarato “Non basta soltanto il talento, è necessario affiancare alla grande vocazione la tenacia, la determinazione, la disciplina, la costanza.”

La sua è stata una vita dedicata alla danza. Dal 1946 studiò con Vera Volkova ed altri coreografi e si diplomò nel 1954. Dopo soli due anni divenne danzatrice solista e prima ballerina nel 1958. 

Nel 1964 si sposò con Beppe Menegatti il quale si occupava della regia di quasi tutte le creazioni da lei interpretate ed ebbero insieme un figlio che chiamarono Francesco. Ed era mentre Carla Fracci aspettava suo figlio, e quindi lontana dalle scene, che Eugenio Montale le dedicò una poesia intitolata “La danzatrice stanca”. I due artisti erano amici, legati da un rapporto di stima reciproca, vista l’assidua frequentazione del poeta alla Scala di Milano. La poesia parla del ritorno sul palco dopo la maternità, che lui definisce con le parole «Rimettere le ali».
 
Ha danzato con compagnie straniere prestigiose quali il London Festival Ballet, il Royal Ballet, lo Stuttgart Ballet e il Royal Swedish Ballet e dal 1967 è stata ospite dell’American Ballet Theatre.
 
Tante le interpretazioni della danzatrice che rimarranno nella storia tra cui ruoli drammatici di Giselle, Giulietta, Medea e Francesca da Rimini. Tanti i ballerini con cui ha danzato tra cui spiccano i nomi di  Rudolf Nureyev, Roberto Bolle, Vladimir Vasiliev, Henning Kronstam, Mikhail Baryshnikov e tanti altri.  

Una carriera fatta di sacrifici e dedizione per la danza. Ammirata e stimata in tutto il mondo sarà ricordata per la sua grazia, la sua eleganza e dolcezza che la contraddistinguono

 
Nel corso della sua vita ha diretto diversi corpi di ballo: quello del Teatro San Carlo di Napoli, dell’Arena di Verona e del Teatro dell’Opera di Roma.  Tra i premi prestigiosi che ha ricevuto troviamo nel 2018 il Premio nazionale Toson d’oro di Vespasiano Gonzaga e nel 2020 il premio alla carriera da parte del Senato della Repubblica Italiana.
Carla Fracci non ha mai smesso di ballare : per festeggiare i suoi 80 anni  al Teatro San Carlo, ha danzato sul palco e il teatro si è alzato in piedi con una pioggia di applausi.
La Fracci ha fatto letteralmente la storia del balletto italiano. è riuscita ad affermarsi nel nostro paese dove la cultura della danza e dell’arte sono sempre state secondarie e trascurate. Una grande carriera che l’ha portata ad essere conosciuta e ammirata in tutto il mondo. Ed è in periodo di pandemia così buio e triste per il mondo della danza, specialmente in Italia dove da più di un anno per molti ballerini non è possibile esibirsi davanti ad un pubblico ne tantomeno andare a scuola, che viene a mancare una grande figura di riferimento da sempre per allievi coreografi e insegnanti di tutto il mondo.
 

 

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