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''Zero'': la nuova serie ideata da Antonio Dikele Distefano che narra di tutti quei ragazzi invisibili

Lo scrittore italiano di origini angolane realizza una serie, disponibile dal 25 aprile su Netflix, in cui viene raccontata la realtà di Omar: un ragazzo nero, rider che la società non vede

''Zero'': la nuova serie ideata da Antonio Dikele Distefano che narra di tutti quei ragazzi invisibili
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20 Aprile 2021 - 21.49


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”Zero” è la nuova serie ideata da Antonio Dikele Distefano che tratta di diritti per abbattere i privilegi.  

Antonio Dikele Distefano ha ventisette anni ed è uno scrittore italiano di origini angolane, il suo successo inizia nel 2014 con il romanzo ”Fuori piove, dentro pure. Passi a Prendermi?” ma le sue pubblicazioni continuano fino al 2018; in ordine troviamo: ”Prima o poi ci abbracceremo” (2016), ”Chi sta male non lo dice” (2016) e infine ”Non ho mai avuto la mia età” (2018). 

Questa volta lo scrittore stupisce il pubblico con l’elaborazione di una sceneggiatura divenuta serie televisiva ispirata al suo ultimo libro, che sarà possibile vedere a partire dal ventuno aprile su Netflix.  La serie racconta la vita di Omar, un ragazzo nero, timido, che vive nel Barrio, un quartiere nella periferia di Milano e con il sogno di diventare un fumettista. Lavora come rider e si sente invisibile. Consegnare le pizze senza essere considerato, guardato in faccia, preso sul serio. Una sensazione che lo fa sentire continuamente fuori luogo e mai accettato, tanto che una sera, durante la consegna a Beatrice, una cliente che sta litigando al cellulare con il fidanzato, resta chiuso dentro la casa di quest’ultima ma nessuno se ne accorge. Omar passa lì tutta la serata, aspettando il ritorno di Beatrice, la quale una volta rientrata in casa, si rende conto della sua presenza e i due iniziano a conversare instaurando un rapporto.

Il cast è composto da: Giuseppe Dave Sake, attore emergente di venticinque anni che interpreta Omar, Haroun Fall (Sharif), Beatrice Grannò (Anna), Richard Dylan Magon (Momo), Daniela Scattolin (Sara), Madior Fall (Inno), Virginia Diop (Awa), Alex Van Damme (Thierno), Frank Crudele (Sandokan), Giordano de Plano (Ricci), Ashai Lombardo Arop (Marieme), Roberta Mattei (La Vergine), Miguel Gobbo Diaz (Rico) e Livio Kone (Honey). 

La serie è realizzata, oltre che per mano dello scrittore, grazie a Menotti (già co-sceneggiatore del film rivelazione Lo chiamavano Jeeg Robot) insieme a Stefano Voltaggio (anche Creative Executive Producer) Massimo Vavassori, Lisandro Monaco e Carolina Cavalli. Mentre la colonna sonora dell’intera serie è creata da artisti quali Mahmood con l’inedito ‘’Zero’’, Marracash, Coez, Madame, Ginevra e Mara Sattei 

 

“Quando ho iniziato a scrivere questa serie riflettevo sul fatto che in Italia non c’è una cultura di attori o registi neri. Abbiamo visto che ci sono, esistono e bisogna coinvolgerli. Credo che Zero sia la prima finestra verso una rappresentazione migliore del Paese” afferma Distefano, il quale continua:“In Italia le differenze vengono accentuate. Ed è sbagliato. Abbiamo bisogno di normalità: non di eccezionalità. 
Domani un ragazzo deve poter guardare Zero perché si rivede nel protagonista, perché si riconosce in quello che fa, in quello che prova. E deve riconoscerlo in quanto persona, non per il colore della sua pelle.”

Una storia di amicizia, amore e realtà quella raccontata da Antonio Dikele Distefano. Qualcosa di vero attraverso cui è possibile far vedere la verità e l’autenticità di tutti quei ragazzi di seconda generazione considerati invisibili, non esistenti. Una storia che è riuscita a catturare anche l’attenzione del New York Times che la descrive come ”capace di trattare l’Italia multietnica’’. 

 

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