Il Covid uccide Raoul Casadei, il "re del liscio" | Culture
Top

Il Covid uccide Raoul Casadei, il "re del liscio"

L'83enne artista, capace di trasformare il folklore romagnolo da regionale in musica popolare nazionale, lascia un'eredità importante.

Il Covid uccide Raoul Casadei, il "re del liscio"
Preroll

redazione Modifica articolo

13 Marzo 2021 - 17.23


ATF

E’ morto all’età di 83 anni Raoul Casadei. Ricoverato all’ospedale Maurizio Bufalini di Cesena, dopo essere stato contagiato dal coronavirus, il musicista è morto nella mattinata di oggi. Il re del liscio si era contagiato assieme alla maggior parte dei suoi famigliari. Raoul viveva al “recinto” di Villamarina di Cesenatico insieme alla moglie Pina, ai figli e ai nipoti.

Il giorno del ricovero in ospedale, il 2 marzo scorso, era stata proprio la figlia Carolina a parlare delle condizioni del padre, spiegando era stato ricoverato dopo che la saturazione si era abbassata molto. “Anche in considerazione dei suoi 83 anni compiuti il 15 agosto, i medici che sono venuti a casa a fargli l’ecografia ai polmoni e hanno visto che aveva un po’ di polmonite, ci hanno consigliato di ricoverarlo” aveva detto.

Purtroppo sono sopraggiunte le complicazioni che hanno portato alla morte del grande musicista.

La sua storia

Appassionato alla musica a soli sedici anni, quando lo zio Secondo, direttore della più famosa orchestra di liscio romagnolo (fondata da lui nel 1928), gli aveva regalato una chitarra, alla fine degli anni 50 i suoi primi spettacoli dell’Orchestra Casadei che dagli anni 60 diffonde la musica da ballo romagnola in tutta l’Italia eseguendo più di 365 concerti all’anno.

Nel 1971, dopo la morte dello zio Secondo, aveva preso in mano la conduzione dell’orchestra. Ciao Mare, Simpatia, La mazurka di periferia, Romagna e Sangiovese, Romagna Capitale, Tavola grande, i suoi più grandi successi. Ma la più famosa resta Romagna mia, portata al grande successo da Raoul Casadei, anche se scritta nel 1954 dallo zio Secondo Casadei, fondatore dell’Orchestra Casadei. Secondo i dati Siae sarebbe uno dei cinque brani italiani piu’ eseguiti nel mondo. Negli anni ’70, con la febbre del liscio, ‘Romagna mia’ venne incisa da cantanti famosi, tra cui Claudio Villa, Nilla Pizzi, Orietta Berti, Rosanna Fratello.

 
Romagna mia
Piu’ recentemente e’ stata ripresa dai Nomadi, da Jovanotti, Guccini, Arbore, Proietti e recentemente da Amalia Gre’ con Fiorello. La stessa regina della disco music Gloria Gaynor l’ha interpretato in una particolare versione soul. La canzone è inoltre stata tradotta in diversi lingue, dal russo al giapponese. Raoul Casadei, nel 2004, ha voluto celebrare i 50 anni di Romagna mia interpretando se stesso, nel film Ogni volta che te ne vai, prodotto dalla Fandango.

L’Orchestra Casadei, sulla cresta dell’onda, partecipa per la seconda volta al Festivalbar (1973), esordisce al Festival di Sanremo (1974) e a Un disco per l’Estate (1975). Compone le musiche di sigle per trasmissioni televisive fra cui E viene sabato, Domenica In, Stasera mi butto e di soap opera.

Native

Articoli correlati