Sanremo2021: clamoroso, vince il furore rock dei Maneskin. La classifica e le foto | Culture
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Sanremo2021: clamoroso, vince il furore rock dei Maneskin. La classifica e le foto

Battuti sul filo Francesca Michielin-Fedez secondi ed Ermal Meta terzo. Spoilerati i premi collaterali. Ornella Vanoni commuove. Fiorello premiato dalla città. Ama vince la scommessa sui nuovi talenti

Sanremo2021: clamoroso, vince il furore rock dei Maneskin. La classifica e le foto
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6 Marzo 2021 - 20.15


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A cura della redazione di globalist.culture.it (clicca qui per vedere chi siamo) con il coordinamento di Stefano Miliani

I Maneskin si aggiudicano il 71esimo Sanremo con il loro rock arrabbiato, “Zitti e buoni”, al loro esordio sanremese. E dedicano il premio “ai prof” che li volevano tenere a bada così. Il gruppo manifesta quanto cova nel paese, evidentemente, in un festival che come spettacolo non ha saputo intercettare appieno gli umori di gran parte degli italiani. Ha vinto il gruppo romano emerso da X Factor – confermando una tendenza pluriennale che vede i talent trampolini di lancio per questo podio – con un look fondato tutto sulla fluidità sessuale e sui toni duri, fors’anche disperati. Sul filo di lana hanno superato Francesca Michielin-Fedez, secondi, nonostante l’invito a votarli dalla Ferragni con i suoi milioni di follower, ed Ermal Meta terzo. Da registrare come Irama abbia partecipato solo con video registrati alle prove e sia arrivato quinto: se poteva cantare dove arrivava?
Sul fronte musicale l’audacia di Amadeus che ha scelto molti nomi nuovi è stata ripagata con il riconoscimento più alto. E di questo gli va dato atto e merito: ha osato, ha fiutato cosa cova nell’aria e ha lasciato la sola Orietta Berti testimone della tradizione più antica. Certo, gli over 70 saranno rimasti disorientati. Ma tanti hanno votato la signora della voce visto il nono posto. 




La classifica definitiva dal quarto al 26esimo posto

4 Colapesce e Dimartino
5 Irama
6 Willie Peyote
7 Annalisa
8 Madame
9 Orietta Berti
10 Arisa
11 La rappresentante di lista
12 Extraliscio 
13 Lo stato sociale
14 Noemi
15 Malika Ayane
16 Fulminacci
17 Max Gazzè
18 Fasma
19 Gaia
20 Coma cose
21 Ghemon
22 Francesco Renga
23 Gio Evan
24 Bugo
25 Aiello
26 Random

Subentra un giallo: spoilerati i premi collaterali, quelli della critica, della sala stampa, del testo e della composizione musicale. Ai quotidiani vengono dati prima con il patto di mantenere l’embargo come segno di rispetto e serietà nei confronti dello show. Una testata e una radio li avrebbero divulgati online sui social prima dell’annuncio all’Ariston. Pubblicarli prima senza rispettare accordi – se così è accaduto – non fa bene alla reputazione della categoria giornalistica. E non è uno scoop su una notizia che nessuno sa: è una notizia condivisa da altri su cui si aspetta qualche minuto.

Premio della Critica Mia Martini: Willie Peyote.
Premio sala stampa-web Lucio Dalla: Colapesce e Dimartino
Premio Sergio Bardotti per il testo: Madame
Premio Bigazzi per la miglior composizione musicale: Ermal Meta

Giallo sul web: una radio nazionale o un quotidiano annuncia su Twitter che il premio della stampa “Lucio Dalla” è stato assegnato e dice a chi. Uno spoiler prima dell’annuncio in tv? Se fosse vero sarebbe grave. Un quotidiano spoilera addiruttura i premi.

La serata

La fase finale arriva alle 2 di notte. In apertura niente “intro” di Fiorello che entra in scena a cose avviate incappando in un lapsus: si è stupito perché Amadeus in conferenza stampa ha detto non farà il suo terzo festival l’anno “scorso”. Riceve a sorpresa un premio della città: ne andrà orgoglioso, è in effetti una novità. Ma è con un omaggio a Little Tony in giacca rossa fiammante – il colore dell’edizione 2021 – che si sbizzarrisce. Di cui Ornella Vanoni si fa beffe con una sequenza di brani storici da brividi e commovente. Su tutte “Mi sono innamorato di te”. E chiede un bacetto sulla guancia ad Amadeus: alla signora non più giovane Sanremo concede quanto a nessuno è concesso tanto che il conduttore mette le mani avanti: sono tutti tamponati a gettito continuo. 

Ibrahimovic fa un discorso dal “suo” festival ai telespettatori: la morale è che sbagliare fa parte del gioco, della vita, non è un fallimento, l’importante è mettersi in gioco. Achille Lauro è un po’ meno estremo delle altre serate, pur se i riferimenti al supplizio, al martirio, al sangue, al sacro e al profano non mancano. Il suo addobbarsi e creare autentici show fa scuola: abbigliamenti esuberanti, mascherate, messe in scena hanno accompagnato più cantanti in gara, interpretare il brano non basta più.  
Giovanna Botteri cita “Caro amico ti scrivo” di Lucio Dalla, testo impressionante perché descrive lo scenario da pandemia attuale, racconta di chi è lontano e sente attraverso la telecamera il calore dei telespettatori ed esorta a resistere con un “ce la faremo” come ha detto oggi Mattarella. Dal palco la conclusione del discorso è stato un po’ enfatico. 
Senza troppe chiacchiere, senza tanti stop salvo la solita invadente televisione, i cantanti si esibiscono a rotazione. La finale si è aperta nel modo più istituzionale possibile: la banda della Marina militare esegue l’inno di Mameli e, colpo visivo efficace della regia, se ne esce dalla platea vuota.


Chiudono la sequenza gli Urban Theory con i loro tamburini e batteria e Dardust al piano. Ma ora siamo a occupare il tempo in attesa del verdetto. Però è un buon numero musicale.


Tre ospiti di Sanremo storici: apre Michele Zarrillo, segue Riccardo Fogli, chiude il terzetto Paolo Vallesi. Una concessione alla nostalgia e allo spirito sanremese tradizionale.


Arriva Gaudiano, il vincitore delle nuove proposte, pronto ad esibirsi con la sua canzone dopo la vittoria di ieri sera.


Aiello canta ‘Ora’, dedica la sua canzone a tutti gli ‘scomposti’ come lui, a tutti quelli ‘con le spalle larghe e il cuore grande’. Con Aiello finisce la sequenza sterminata di ben 26 campioni. Finisce il televoto.


Siamo in dirittura d’arrivo, viene annunciato il 25esimo campione in gara: Fasma in total black canta ‘Parlami’.

Annunciano il vincitore del premio Tim: la signora Paola vince una crociera in giro per il mondo.


Noemi canta ‘Glicine’. Molto sicura di sè sul palco, veste un elegantisismo abito lungo, la voce si sposa perfettamente con la sua figura e l’atmosfera. Performance stupenda.


Max Gazzè a questo giro si traveste da impiegato anni ’80 per interpretare ‘Il farmacista’. Il banale impiegato si trasforma in Superman e inizia a giocare nella platea vuota per finire nell’orchestra al posto del direttore.


Outfit che sembra rubato dall’armadio di Gio Evan, Random sale sul palco cantando ‘Torno a te’: si vede che sente ciò che canta, ma la voce manca.


Lauro presenta Lo Stato Sociale con ‘Combat Pop’ prima di andarsene.


Sale sul palco Achille Lauro, nessuna mise stravagante, semplice camicia e pantalone nero. Afferma: ”penso che la musica abbia aiutato a superare dei momenti difficili, ed ho voluto portare messaggi di libertà e far capire quanto le parola possano fare male. Io ho imparato a farmele scivolare addosso ma a molti fanno ancora male”.


Coma_Cose, con ‘Fiamme negli Occhi’, dirige l’orchestra Vittorio Cosma. Stasera i due cantanti non sono vistosamente abbinati, ma sfoggiano anche loro un outfit sobrio. I due si stanno divertendo e si vede. L’esibizione finisce con lui che accende un anello rosso fatto di cera all’artista.


Siamo (solo) al 19esimo cantante in gara: Annalisa, ‘Dieci’.


Fiorello, Zatlan e Amadeus formano un simpatico trio. Fiorello ammette di essersi sentito un uomo inutile vedendo Zatlan a torso nudo, mentre Zatlan afferma di non capire Fiorello quando parla veloce. Ironizzano molto sul fisico scolpito del calciatore.
Amadeus rischia coraggiosamente un cazzotto in faccia da parte di Fiorello, Zatlan supervisione la parentesi sportiva di arti marziali.
Ringrazia i due conduttori per avergli dato fiducia regalandogli anche due maglie personalizzate del Milan, l’orchestra e tutte le persone dietro al palco, infine saluta il pubblico a casa senza mancare di fare gli auguri al figlio.


Vincitore di un golden globe, nominato ad un grammy e italianissimo: Umberto Tozzi. Nell’esibizione ha qualche cedimento di voce, ma la carica rimane la stessa.
Il cantante è reduce da uno scontro con Trump: il presidente e staff ascoltavano la sua “Gloria” mentre guardavano compiaciuti l’assalto criminale a Capitol Hill e alla democrazia. 
Fiorello chiede a Tozzi di cantare a cappella mentre balla con Amadeus: finisce che fanno cantare all’artista anche ‘Patato’, tra una generale iralità.


La Rappresnetante di Lista, presentata dalla Pellegrini e da Alberto con un po’ di difficoltà, Amadeus li aiuta. Cantano ”Amare”. Anche la cantante dei Rappresentate di Lista ricorda una sposa: Achille Lauro ha indubbiamente lasciato il segno con l’esibizione di ieri sera.


Amadeus annuncia Federica Pellegrini e Alberto Tomba. Annunciano che sarà il pubblico a scegliere il logo delle Olimpiadi invernali che si terranno a Cortina, Milano e altre località nel 2026; seguono gli spot di presentazione dei vari loghi.


Fiorello, con il premio appena ricevuto appeso al collo come se fosse una collana, presenta Madame e ‘Voce’. La giovanissima artista ha un completo bianco e un velo da sposa, l’esempio di Achille Lauro fa da scuola nello spettacolarizzare le interpretazioni.


Achille Lauro: l’esibizione ha inzio con musica e balletto classico, l’artista in un elegante abito rosa fluo scende le scale del teatro cantando ‘C’est la vie’. Chiunque si domandasse quale improbabile outfit avrebbe sfoggiato per la finale sarà sicuramente rimasto sorpreso.
Ma basta aprire la giacca per liberare un addome sanguinante trafitto da fiori, Lauro non delude mai quando si parla di simbologie e metafore.
”Tutti insieme sulla stessa strada di stelle, tutti con la stessa carne debola e la stessa rosa che ci trafigge il petto. Dio benedica noi, gli esseri umani”.


Arrivano i tanto attesi (almeno sui social) Maneskin. ”Zitti e buoni” interpretata con abiti sempre più succinti, ma d’altronde è una nota caratteristica della band. Sembrano riprendere il glam rock già sfoggiato da Achille Lauro. A fine esibizione regalano simbolicamente i fiori al direttore d’orchestra per ringraziare l’intero corpo musicale.


Amadeus assegna il premio ‘Città di Sanremo’ a Rosario Fiorello. Tutta l’orchestra applaude, il Sindaco di Sanremo e l’Assessore consegnano il prestigioso premio del festival. Fiorello le definisce ”il premio più bello della sua carriera”, lo deidca a tutti coloro che hanno permesso al festival di arrivare fino alla quinta puntata.


Arriva Bugo, canta ‘Invece sì’, testo di Bugo e Bonomo. L’artista ha un gigantesco sorriso sul volto, anche la voce sembra essere migliorata mano mano che il festival è andato avanti fino ad arrivare a stasera.


L’attesissima entrata di Giovanna Botteri, che inizia il monolog citando ‘Caro Amico ti Scrivo’ di Lucio Dalla, forse una lettura un po’ troppo veloce che toglie poeticità al testo.
Parlano della pandemia, lei all’inzio di tutto era in Cina, è stata la prima a vivere la pandemia che poi è arrivata in Italia. Afferma che chiunque viaggi molto lontano cerchi di immaginare le persone che sono oltre la telecamera ”che ti guardano con affetto e comprensione. E ti guardano con affetto. Chiudendo gli occhi tu senti anche il cuore della gente che ci segue che batte: ci vuole bene, e quel calore ti da forza e coraggio”. Lo stesso vale per la platea vuota, invita tutti a restistere perchè ”noi ce la faremo”.


Siamo al 14esimo campione in gara, Arisa con ‘Potevi fare di più’. La cantante sfoggia toni nude per la finale, niente di stravagante o scenico, le dona particolarmente questa mise.


Presenta insieme ad Amadeus Orietta Berti, ‘Quando ti sei innamorato’.


Tecla Insolia arriva sul palco, leggermente imbarazzata, ma nemmeno troppo. 


Entra Zatlan con la sua inconfondibile musica tradizionale che ormai è diventata orecchiabile a tutti. Fa un monologo sulla sua presenza la festival:”se non fai sfida con te stesso non puoi crescere. Quando fai sfida è come scendere in campo: puoi vincere e puoi perdere. Sono Zatlan quando vinco ma anche quando perdo. Ognuno di voi nel suo piccolo può essere Zatlan, ed io sono tutti voi, e questo non è nè il mio festival nè quello di Amadeus, ma è il vostro: il festival dell’Italia intera”. Ringrazia l’italia, la sua seconda casa. Scende poi nell’orchestra perchè un primo violino, pur se tifoso della Roma, ha sempre visto Ibra come un idolo. Momento di tenera leggerezza.


Scende le scale Willie Peyote, ‘Mai dire mai (la locura)’. Outfin sobrio, elegante e classico ma la resenza ‘polemica’ sul palco non cambia di una virgola.

Si parla nuovamente dei tecnici che mandano avanti silenziosamente lo spettacolo, Fiorello chiede un appaluso simbolico per tutti coloro che stanno lavorando dietro le quinte, in rispetto anche delle norme sanitarie.


Chiude con ‘Un orriso dentro al pianto’, tratto dal suo ultimo album ‘Unica’, per l’occasione ad accompagnarla al pianoforte è Francesco Gabbani, che torna a Sanremo dopo anni.
”Lì son in tanti e li voglio ringraziare in questo momento che semrba non avere fine. Molto importante è stato fare questo festival”, esce di scena.
”In un momento così difficile che non sembra avere fine è molto importante questa cosa che avete fatto” esclama Ornella Vanoni quando riceve i fiori. E si fa dare un bacino da Ama che prima ha messo le mani avanti: “Siamo tutti tamponati”.


Ornella Vanoni scende le scale dell’Ariston accompagnata da Amadeus e Fiorello, standing ovation registrata per salutare l’artista, ma di standing ha poco : gli spettatori applaudivano tranquillamente seduti in poltrona.
A Fiorello: “La tua passione è cantare? Ma cantano proprio tutti, eh?”.
”L’emozione è uguale, anche senza pubblico, però il pubblico alla fine c’è, ed è molto” affrema l’artista prima di esibirsi in ‘Una ragione di più’ e ‘La musica è finita’. 86 anni ma il palco lo regge come se ne avesse molti meno. 


Entrano Francesca Michielin e Fedez, mano nella mano scendono le scale. ‘Chiamami per nome’ è il titolo della canzone. A questo giro sembra che Fedez abbia trasmesso la sua ormai famosa ansia alla Michielin, la finale pesa su tutti. Forse la loro migliore performance di tutto il festival. Arrivano i fiori per entrambi gli artisti (finalmente!).


Entra Fiorello, ricorda che un tempo non si poteva parlare con i cantanti al festival. Ironizza sulla musica classica e i balletti: ”Hai mai visto un’opera? Quello canta, intona qualcosa di incomprensibile con tono tenorile, non si capisce nulla. Che ha detto ? boh. Perché il pubblico sa. Infila un accenno verdiano. Ed entra in un tema dibattuto nella classica: non si applaude in mezzo. Ha visto il balletto del “Lago dei cigni”? Il cigno non muore mai. Dopo tre ore di cigno nero non finiva più. Devi sapere la storia” riportandoci un po’ alla memoria quando assistevamo a questi spettacoli teatrali. 
Fiorello si butta poi sulle recite scolastiche dei figli: ”Fai Biancaneve, ci sono il principe, il cacciatore, la strega … Ci saranno sette ruoli. Tuo figlio cosa fa? Il cespuglio. E devi dire: che bello. E l’anno dopo cosa fa? Il ramo. Poi fanno il musical Singing in the Rain. Al figlio: che fai? La pozzanghera”. Sketch divertente. Che la pubblicità stronca impietosa.


Malika Ayane scende le scale e approda sul palco dell’ariston, le tute eleganti l’hanno accompagnata per tutta l’edizione 2021. Canta ‘Ti piaci così’.


Ennesima telefonata spot per Tim a Giovanna, sua moglie. Il peso insostenibile della pubblicità quando è invadente. 


“Musica leggerissima” di Colapesce e Dimartino, brano che ambisce alla top ten. Non si sono mai mossi così tanto. Hanno anche la pattinatrice – ballerina. Deve essere l’effetto finale. Tutti ci mettono qualcosa in più.


Serena Rossi canta “A te” di Jovanotti, la “canzone segreta” di Ama. Dopo aver omaggiato l’orchestra.

Ama introduce Serena Rossi elogiando Napoli (da lì viene sua moglie): cantante, attrice come prima cosa, conduttrice tv, ha fatto Mina. Il numero per lanciare un programma di Rai1, “La canzone segreta” che lei conduce dal 12 marzo. Molto elegante e disinvolta. Con ospiti che scoprono nello show cosa accade.

Ritmi decisamente più serrati. Bene, lo show scorre molto meglio.


Extraliscio featuring Davide Toffolo nella loro “Bianca luce nera”, la balera con venature rock. “Punk” come hanno detto è un troppo. Rock sì.


“Quando trovo te” di Francesco Renga: lui è un professionista del palco sanremese, per il festival è una garanzia di un pubblico non più giovanissimo ma ancora relativamente giovane. E di tante fan.

Ibra confessa che Achille Lauro gli è simpatico ma non può fare “scambio maglia perché è sempre nudo”.

Ibra detta la sua formazione del festival. E mette l’orchestra in difesa che ha difeso la musica. E colloca Amadeus in porta minacciando di metterlo in panchina, in tribuna o a casa.


Segue Fulminacci con la sua “Santa Marinella”. Che è riferito a una località sulla costa laziale vicina a Roma.


Siamo già al quinto cantante in gara: Ermal Meta e ‘Un milione di cose da dirti’.


Gag tra Amadeus e Fiorello, che si confonde tra anno scorso e prossimo. Fiorello augura ai futuri conduttori una palatea piena, un festival pieno di gente, ‘ma deve andare malissimo, ve lo auguro. Però se c’è il pubblico vuol dire che le cose sono andate bene’.


Entra in scena Fiorello cantando ‘La spada nel cuore’, omaggio a Little Tony, si esibisce in un medley rock e melodie sanremesi tra ‘Cuore matto’ di Bobby Solo e altre hit con una voce che a tratti ricorda in modo impressionante Celentano. Doti canore notevoli, per uno showman. Anche lui sfoggia una giacca ed un foulard rosso, colore emblematico del festival. Dopo di che infila una citazione dantesca per i 700 anni dalla morte.


Arriva sul Palco Gio Evan con ‘Arnica’, un sfoggia un outfit bianco per la finale, molto elegante rispetto alle esibizioni di questa settimana.


Si esibisce Irama con ‘La genesi del tuo colore’, sempre la versione registrata.

Consegnando i fiori a Gaia in vista di Irama in video Ama ricorda a tutti che gli hanno fatto il tampone poco fa.


“Cuore amaro” di Gaia è la seconda canzone. La cantante interpreta le suggestioni latineggianti con convinzione.


Ghemon con “Momento perfetto” apre la scaletta. Non è tra i favoriti. Look meno scintillante di altre sere.

Il conduttore avvisa il pubblico: per il televoto si può votare in qualsiasi momento, non importa aspettare il momento dell’esibizione. Tanto le canzoni ora sono conosciute.


La Banda della Marina militare apre la serata con l’Inno d’Italia e per celebrare i 90 anni della nave-scuola Amerigo Vespucci: “La più bella del mondo”, esclama Amadeus. Ed escono dalla platea vuota.

*** *** *** *** *** 

Siamo arrivati alla serata finale di un Sanremo faticoso per la durata di ogni serata, perché non ha decollato, perché non aveva il pubblico il sala e che ha avuto comunque dei bei picchi. Per la finale cantano tutti i 26 campioni. 
Le canzoni stasera sono votate dal televoto. L’esito farà media con i voti della Giuria Demoscopica, della Sala Stampa e dell’orchestra, determinerà la classifica definitiva delle ventisei canzoni. Dopo di che Amadeus e Fiorello con Giovanna Botteri co-conduttrice annunceranno la classifica dal 26esimo al quarto posto. I primi tre sul podio vengono comunicati senza graduatoria: scatta il televoto, la Rai trasmette clip dalle loro esibizioni di stasera, infine arriverà il vincitore. Si presume intorno alle 2 di notte sapremo chi ha vinto il 71esimo festival. 

Manca Simona Ventura perché positiva al Covid, per fortuna sta bene. Ospiti sono Umberto Tozzi, Ornella Vanoni con Francesco Gabbani, i tre cantanti insieme Riccardo Fogli, Michele Zarrillo, Paolo Vallesi, Alberto Tomba e Federica Pellegrini ai quali la Rai affida l’annuncio del sondaggio per scegliere il logo delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina, Serena Rossi, Tecla Insolia che ha interpretato Nada nella biopic in arrivo su Rai1, gli Urban Theory, Dardust.
La banda della Marina militare che apre con l’inno d’Italia. Stasera canta Gaudiano, il vincitore delle Nuove proposte di ieri. Ibrahimovic presenza fissa ottimamente in parte del “padrone di casa” e Achille Lauro con il suo quinto “quadro” completano la scaletta.

Ecco l’ordine di apparizione stasera

1. Ghemon – Momento perfetto 
2. Gaia – Cuore amaro 
3. Irama – La genesi del tuo colore (video registrato)
4. Gio Evan – Arnica
5. Ermal Meta – Un milione di cose da dirti
6. Fulminacci – Santa Marinella 
7. Francesco Renga – Quando trovo te
8. Extraliscio e Davide Toffolo – Bianca luce nera
9. Colapesce e Dimartino – Musica leggerissima
10. Malika Ayane – Ti piaci così 
11. Fedez e Francesca Michielin – Chiamami per nome 
12. Willie Peyote – Mai dire mai (la locura)
13. Orietta Berti – Quando ti sei innamorato 
14. Arisa – Potevi fare di più 
15. Bugo – E invece sì 
16. Måneskin – Zitti e buoni 
17. Madame – Voce
18. La Rappresentante di Lista – Amare 
19. Annalisa – Dieci
20. Coma_Cose – Fiamme negli occhi 
21. Lo Stato Sociale – Combat Pop
22. Random – Torto a te
23. Max Gazzè – Il farmacista 
24. Noemi – Glicine 
25. Fasma – Parlami 
26. Aiello – Ora

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