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Memorie del Festival, Claudio De Felice: "Bellezza e malinconia nella sfida di Cristicchi"

La nostra inchiesta sulle canzoni da Sanremo: per il neonatologo, colpito da "Ti regalerò una rosa" "nessuna gabbia riuscirà mai a bloccare la forza di un amore o la spontaneità di un sorriso"

Memorie del Festival, Claudio De Felice: "Bellezza e malinconia nella sfida di Cristicchi"
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4 Marzo 2021 - 14.53


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La musica influenza il nostro cervello. Non solo nell’immediato, con la scelta del brano che più ci piace. L’effetto è a medio e lungo termine che produce quella canzone, nel legame tra la musica e il testo, è a medio e lungo termine. Ci segue nel tempo, diventando una sorta di totem che segnala la nascita o la fine di un amore, l’affermarsi di un’amicizia o il semplice mal di pancia per un inaspettato problema familiare. Lo spiega bene, nel suo articolo, Maurizio Bettini.  Lo spiegherebbero ancora meglio- se chiamati in causa- i neurologi i quali conoscono ormai alla perfezione, quali sono i meccanismi attraverso i quali la musica attiva quelle aree che chiamano limbiche, quelle ciò che determinano i nostri comportamenti, specie quelli impulsivi.

Abbiamo voluto condurre un piccolo test, proprio in occasione del Festival di Sanremo, che è una sorta di torta sulla quale ronzano come vespe golose le emozioni e i ricordi del passato, Un gruppo di amici si è prestato al gioco: qual è la canzone che più ricordi di Sanremo?  Cosa ti ricorda quel brano e quali sensazioni ti ha suscitato allora? In questo close-app su Sanremo troverete quindi i ricordi degli amici che si sono prestati al gioco. Noi (Manuela Ballo, Marcello Cecconi e Francesco Tunda) abbiamo raccolto le testimonianze e cercato di attenerci il più possibile a ciò che ci hanno raccontato della canzone scelta e delle emozioni in loro suscitate.

“Bellezza e malinconia, emozioni forti che raramente si trovano insieme in una sfida di ribellione verso un’ingiustizia”. Ecco come Claudio De Felice, neonatologo-ricercatore 64enne, senese d’adozione e cittadino del mondo racconta la “sua” canzone di Sanremo Ti regalerò una rosa di Simone Cristicchi che ha partecipato e vinto il Festival del 2007. Non sappiamo se questa scelta sia correlata all’appassionata missione di ricercatore intorno a malattie come l’autismo o alla sua sensibilità musicale. Forse a entrambi.

Claudio è un fiume in piena nel trasmettere all’interlocutore le vibrazioni che ancora oggi gli suscita questo testo. Descrive meticolosamente come la canzone sappia porgere all’ascoltatore, con tenerezza, l’amore all’interno di un manicomio e spingere ognuno alla saggia osservazione della solitudine e della brutale evidenza della patologia mentale.  “Ecco, – aggiunge Claudio – anche lo spettro autistico è come una gabbia mentale invisibile che isola oltre l’uno per cento della popolazione pediatrica, ma nessuna gabbia riuscirà mai a bloccare la forza di un amore, la bellezza di una rosa o la spontaneità di un sorriso”.

Ti regalerò una rosa di Simone Cristicchi

Il Festival 2007 fu quella del ritorno a Sanremo di Pippo Baudo, stavolta in coppia con Michelle Hunziker, e Ti regalerò una rosa di Simone Cristicchi si aggiudicò il Festival e il Premio della critica.

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