Memorie del Festival, Alessandra Corsi: "Portami via" di Moro "la mia canzone profetica" | Culture
Top

Memorie del Festival, Alessandra Corsi: "Portami via" di Moro "la mia canzone profetica"

La nostra inchiesta sulle canzoni di Sanremo: la commerciante valdelsana riflette ancora sulle parole della canzone di Fabrizio Moro

Memorie del Festival, Alessandra Corsi: "Portami via" di Moro "la mia canzone profetica"
Preroll

redazione Modifica articolo

2 Marzo 2021 - 14.04


ATF

La musica influenza il nostro cervello. Non solo nell’immediato, con la scelta del brano che più ci piace. L’effetto che produce quella canzone, nel legame tra la musica e il testo, è a medio e lungo termine. Ci segue nel tempo, diventando una sorta di totem che segnala la nascita o la fine di un amore, l’affermarsi di un’amicizia o un semplice mal di pancia per un inaspettato problema familiare. Lo spiega bene, nel suo articolo, Maurizio Bettini.  Lo spiegherebbero ancora meglio- se chiamati in causa- i neurologi i quali conoscono ormai alla perfezione, quali sono i meccanismi attraverso i quali la musica attiva quelle aree che chiamano limbiche, quelle ciò che determinano i nostri comportamenti, specie quelli impulsivi.

Abbiamo voluto condurre un piccolo test, proprio in occasione del Festival di Sanremo, che è una sorta di torta sulla quale ronzano come vespe golose le emozioni e i ricordi del passato. Un gruppo di amici si è prestato al gioco: qual è la canzone che più ricordi di Sanremo?  Cosa ti ricorda quel brano e quali sensazioni ti ha suscitato allora? In questa finestra su Sanremo troverete quindi i ricordi degli amici che si sono prestati al gioco. Noi (Manuela Ballo, Marcello Cecconi e Francesco Tunda) abbiamo raccolto le testimonianze e cercato di attenerci il più possibile a ciò che ci hanno raccontato della canzone scelta e delle emozioni in loro suscitate.

“Ascoltando questa canzone nel 2017 ho capito che certe cose della mia vita privata non andavano”. Alessandra Corsi, commerciante 39enne valdelsana, confessa che questo è il motivo per il quale “Portami via” di Fabrizio Moro del Festival del 2017 era e resta ancora oggi la “mia canzone profetica”. Racconta che Sanremo l’ha sempre attratta per cui più di uno sono i motivi che anno per anno le rimbombano in testa ma la canzone di Fabrizio Moro, gli si è cucita addosso da quando l’ha sentita in vacanza, ma anche successivamente, ogni volta che la riascolta: “racconta sempre la mia verità e nello stesso tempo la mia speranza”.

Alessandra quell’anno vide il festival in streaming, durante un lungo viaggio nelle Filippine, approfittando della connessione internet di un albergo di Manila. A tarda notte, meglio dire mattino presto considerato il fuso orario, ancora distesa sull’amaca della dependence fu immediatamente colpita dal significato del testo. Quelle parole “Amore mio portami via/ tu, tu sai comprendere questo silenzio/ che determina il confine fra i miei dubbi e la realtà” si insinuarono come un tarlo nella sua mente con flussi di pensieri che da un lato le davano il coraggio di riflettere sulla sua insoddisfacente vita di relazione e dall’altro la spinta ad arrogarsi il diritto di sognare un qualcosa di più grande, di più intenso, qualcuno… “che mi portasse via”. Alessandra, finisce il racconto e come se scendesse dal lettino dello psicanalista con un gran sorriso sentenzia … ”lo sto ancora attendendo!”

ù
Francesco Moro, “Portami via”

Quello era il Festival di Carlo Conti con Maria De Filippi che decretò il trionfo di Francesco Gabbani e il suo Occidentali’s Karma. Fabrizio Moro si piazzò al terzo posto.

Native

Articoli correlati