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L'oppio dei popoli colpisce ancora. I russi non conoscono Marx

Lo rivela un sondaggio del centro demoscopico statale Vtsiom commissionato in occasione del bicentenario della nascita dell'autore de il Capitale. Soprattutto i giovani hanno poche idee e confuse

L'oppio dei popoli colpisce ancora. I russi non conoscono Marx
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4 Maggio 2018 - 15.58


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L’oppio dei popoli ha colpito ancora. Tanto che neppure la Riussia ricorda bene chi fosse Karl Marx. Lo rivela un sondaggio del centro demoscopico statale Vtsiom commissionato in occasione del bicentenario della nascita dell’autore de il Capitale. I dati, poi, raccontano anche una frattura generazionale. Se, infatti, tra chi ha più di 60 anni ben il 70% dice di conoscere “bene” chi sia Karl Marx, la percentuale fra i giovani di un’età compresa fra i 18-24 anni cala drasticamente al 25% (con un 50% che dice di “averne sentito parlare”); il 7% di loro confessa poi di “non sapere” minimamente chi sia. Questo per quanto riguarda la figura storica in sé.

Quando si passa al contenuto dei suoi studi, che per l’appunto formano la base delle teorie socialiste, il 66% degli intervistati ha avuto difficoltà a rispondere mentre il 16% ha confidato di non sapere nulla del marxismo. Alcuni poi hanno attribuito a Marx frasi, teorie o slogan in realtà appartenuti ad altri padri storici del socialismo reale, come Lenin. Quindi frasi come questa si perdono nell’amnesia generale: “La storia di ogni società sinora esistita è la storia di lotte di classi.[…] in una parola oppressori e oppressi sono sempre stati in contrasto fra di loro, hanno sostenuto un lotta ininterrotta, a volte nascosta, a volte palese: una lotta che finì sempre o con una trasformazione rivoluzionaria di tutta la società o con la rovina comune delle classi in lotta”.
“Il problema è che il marxismo-leninismo è scomparso completamente dai piani didattici di scuole e atenei”, ha commentato Ivan Lekontsev, analista capo di Vtsiom che però ha aggiunto: “Allo stesso tempo, i russi vedono ancora con favore le sue teorie – o ciò che reputano essere le sue teorie – quando si abbattono tempi di crisi, in Russia o in Occidente, e in generale quando si affronta il tema del divario fra i ricchi e i poveri”.

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