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S'infrange un mito: per un archeologo il cavallo di Troia era una nave

Per l'archeologo Francesco Tiboni ci siamo sbagliati per millenni: i greci penetrarono la città nel ventre di una nave fenicia

S'infrange un mito: per un archeologo il cavallo di Troia era una nave
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redazione Modifica articolo

2 Novembre 2017 - 11.48


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Un mito millenario si infrange? Avremmo interpretato male Omero? E Virgilio nell’Eneide avrebbe usato una traduzione imprecisa? Abbiamo scambiato una nave per un cavallo? Su La Stampa Andrea Cionci riferisce la tesi di un archeologo italiano, Francesco Tiboni, che butta all’aria una delle storie sulle quali si fonda la civiltà occidentale, accennate nell’Odissea e narrate ampliamente nell’Eneide di Virgilio: i greci non penetrarono Troia nascondendosi in un enorme cavallo di legno quanto in una nave fenicia con la polena a forma di testa di cavallo e dal nome tecnico che rimanda a un equino.

Ricercatore all’università di Marsiglia, Tiboni spiega al quotidiano torinese che ci saremmo tutti sbagliati sul termine «hippos». Che vuol dire cavallo, dice l’archeologo, eppure «Hippos» indicava anche una nave dei fenici ideata da un fenicio che si chiamava Hippus.

Il quotidiano ricorda come la possibilità che si trattasse di una nave si era già fatta avanti. E l’archeologo spiega che la conoscenza attuale delle tecniche con cui i greci costruivano le navi, tecniche perfettamente note a Omero, permettono di capire certi passaggi fraintesi per scarsa conoscenza delle costruzioni marinare di allora. E ritiene che Virgilio abbia usato termini e descritto operazioni che rimandavano più alla costruzione di una nave che di un cavallo di legno nella cui pancia si erano rintanati i soldati greci. A corroborare la tesi della nave, starebbe il fatto che quel tipo di imbarcazione serviva al trasporto di beni di pregio e soldi, e quindi per i troiani era un dono più credibile di un equino in legno. E costruirla era più semplice che fare un cavallo. Più archeologi, soprattutto stranieri, sembrano prendere in seria considerazione l’ipotesi di Tiboni. Qui ve la riferiamo.

 

 

 

 

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