“Milan Cathedral: Remixed”. Il Duomo di Milano approda sul web

Sveltati i dettagli del Duomo mai visti prima. Grazie all’idea della Veneranda Fabbrica del Duomo e la tecnologia di Google Arts&Culture, la Cattedrale sarà ora visitabile a 360° comodamente dai sofà di tutto il mondo.

“Milan Cathedral: Remixed”. Il Duomo di Milano approda sul web
In foto, il Duomo di MIlano
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22 Maggio 2022 - 17.43


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di Marialaura Baldino

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Due anni di lavori, più di cinquecento immagini selezionate, 50 vetrate digitalizzate, oltre 2000 antelli in Gigapixel e 20mila metri quadrati di Street View; la chiesa-simbolo del capoluogo lombardo e tutti i preziosi capolavori che conserva al suo interno approdano online e potranno essere ammirati comodamente dalle nostre case.

Tutto questo grazie a “Milan Cathedral: Remixed”, il progetto di digitalizzazione del Duomo voluto dalla Veneranda Fabbrica del Duomo, realizzato da Google Arts &Culture. E’ proprio attraverso il loro contributo che la cripta, le navate, il caratteristico marmo bianco-rosa di Candoglia sono solo ad un click di distanza dal grande pubblico.

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Monsignor Gianantonio Borgonovo – Arciprete del Duomo e Direttore dell’Area Cultura della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano – ha così commentato: “Il primo grande valore è la condivisione e vogliamo che tutti abbiano la possibilità di conoscere questo tesoro accumulato nei 635 anni di storia del Duomo“. Continua spiegando che per preservare le vetrate durante il secondo conflitto mondiale, queste furono rimosse e conservate negli scantinati e nelle cantine dalla cattedrale. “Ecco il nostro scopo è condividere e proteggere, e non chiudere in cantina questo patrimonio“. Un modo per rendere il più accessibile possibile il tesoro che la terza chiesa più grande d’Europa rappresenta.

Amit Sood di Google Arts & Culture ha aggiunto: “Dal punto di vista tecnico è stato un progetto estremamente importante con tutta una serie di sfide. E non c’è soltanto la parte” delle immagini e della “narrazione, con 80 storie, frutto di un entusiasmante lavoro di storytelling”, “ci sono anche dei giochi interattivi, come il puzzle party, per coinvolgere il pubblico”.

Il sito, accesibile tramite questo indirizzo g.co/milancathedral, apre con una schermata home in stile pop art, e offre al visitatore virtuale la possibilità di scegliere cosa visualizzare, da “Le cinque cose che bisogna sapere del Duomo”, fino a poter ascoltare la musica dell’organo.

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Non solo: sarà possibile ammirare le più di 3400 statue, le innumerevoli vetrate (anche quelle che sono posizionate a più di 30 metri di altezza), le terrazze e le storie dei santi scolpite nelle mura delle navate. E in più giochi, virtual tour a 360° con anche speciali audio tour. Insomma, un’esplosione di attività e insights da scoprire ad ogni click.

Monsignor Borgonovo conclude: “Lux fuit: prendetevi un momento per ammirare la luce che filtra dalle vetrate, che si confermano chiave di lettura privilegiata del Duomo e dello spazio che lo circonda“.

È così che il Duomo, che da secoli conserva queste immagini impresse nel vetro, acquisisce nuova forma sul web, conservando però il fascino di sempre, che lo ha reso uno dei monumenti più simbolici e importanti del patrimonio artistico e culturale d’Italia e del mondo.

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