Sanremo, le pagelle: Elisa e Highsnob e Hu su tutti, benino le vibrazioni

Molti giovani, alcuni con talento altri improvvisati. Particolare attenzione ha suscitato il duetto di Highsnob e Hu

Sanremo, le pagelle: Elisa e Highsnob e Hu su tutti, benino le vibrazioni
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3 Febbraio 2022 - 01.39 Globalist.it


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di Manuela Ballo

Sangiovanni “Farfalle”
Viene da amici e si vede. Dal modo di tenere il microfono e dal testo della canzone.
Musica che ricorda quelle che vengono suonate nelle sagre di paese, o quelle ascoltate dai ragazzi di “quatteri” (per i non siciliani sta per quartiere). “Non volano farfalle non sto più nella pelle”, vi sembra forse originale? La Crusca lo boccia amaramente anche se riconosce che il giovane si è già fatto strada e che potrà farne molta di più.
Voto 5

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Giovanni Truppi “Tuo padre, mia madre, Lucia”
è uno tra i pochi cantautori presenti al festival. Le sue parole son molto piaciute al critico della crusca e si sente che nel testo c’è lo zampino di Pacifico. Un racconto poetico da solista con chitarra in mano, un po’ come faceva il primo de Gregori che riecheggia anche nel ritmo. Parlare d’ amore nel modo giusto, raccontando storie vere di questa complessità familiare che emerge ogni giorno dalle cronache. Piacerà alle giurie di critici e forse poco adatta ad affrontare il pubblico di massa.
Voto 7

Le Vibrazioni “Tantissimo”
Attacco da rocchettari puri e tipica della band con chitarra basso e batteria. La voce di Sarcina me la ricordavo diversa, più libera e meno forzata. Mi consideravo una loro fan, stasera mi sento delusa anche perché il testo come scrive Lorenzo Coveri della Crusca “non fa altro che ripetere almeno una cinquantina di volte il Dov’ è del titolo”. Aumento di un punto il voto perché comunque hanno fatto un buon rock.
Voto 6

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Emma “Ogni volta è così”
Colpo di scena con La Michielin che dirige l’orchestra accompagnando Emma, la cui voce, come sempre particolare e graffiante, entra e scorre tra le vene. A colpire è la musica elettronica in sottofondo ricca di bassi. “Ogni volta è così siamo sante o puttane” ribadisce nel testo la cantante. La storia di un amore disilluso? “sono stanca di sentirmi
Sospesa e fragile /Ma con te /Ogni volta è così”. Di certo una canzone che mostra la consapevolezza d’ esser donna.
Voto 6

Matteo Romano “Virale”
Matteo Romano è giovane, giovanissimo, solo 19 anni e non lo dimostra. Ha un bellissimo timbro e una particolare voce, che a tratti richiama quella di Mahmood, soprattutto nei vocalizzi. Il suo genere è un incrocio tra urban pop e cantautorato. È uno tra i pochi testi che fa riferimento direttamente ai disagi psicologici e affettivi vissuti con la pandemia, forse per questo che piace ai giovani e che è molto cliccato su Tik Tok.
Voto 7

Iva Zanicchi “Voglio Amarti”
Iva è Iva, immortale artista della musica italiana. Grandissimo assolo di Chitarra alla Santana. Voce che graffia e trasmette il desiderio e la passione che lei canta nel suo testo, anche se alquanto ripetitivo “Voglio amarti, voglio amarti voglio amarti”.
Voto 6

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Ditonellapiaga con Rettore “Chimica”
Ci sono dei cantanti che ti fanno rimpiangere i tempi della loro esplosione e inventiva sovversiva. La Rettore delle origini era questo. Ora sembra solo giocare troppo sulla trasgressione e, naturalmente, sostenere che l’amore è solo una questione di chimica. Voci che stanno bene insieme ma che però non producono una fascinazione sul pubblico.
Voto 5

Elisa “O forse sei tu”
Dopo 21 anni ritorna sul palco dell’Ariston. Mancava da tanto da Sanremo, ma si è ricordata bene di cosa significhi scrivere una canzone per esibirsi su quel palco. Un bel testo, la cantante modula passando velocemente dagli alti ai bassi, con un ritmo che si basa sulla chitarra solista oltre che sull’ orchestra di Sanremo. Il testo non è banale, come scrive anche il critico della crusca ed è data anche lei tra i favoriti.
Abituati a sentirla cantare in inglese fa quasi effetto ascoltare le belle parole in italiano.
Voto 8

Fabrizio Moro “Sei tu”
Era meglio in coppia con Ermal meta in “Non mi avete fatto niente”. Lui a me piace, ma più passa il tempo e più mi convinco che sia ripetitivo e scontato, sempre le stesse tematiche e sempre storie struggenti e deprimenti che vorrebbero portare l’ascoltatore al pianto.
Non mi ha trasmesso granché soprattutto se paragonata alla sua “Portami via”. Quella si che meritava.
Voto 6

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Tananai “Sesso occasionale”
La sensazione che mi ha trasmesso è che il ragazzo è pienamente consapevole della propria giovinezza. La voce non è eccezionale , ma molto intonata e adatta alle tonalità di questa stagione. L’ enigmatico nome del cantante gli porterà molta fortuna. Il testo non è male e soprattutto non sbatte nelle banali rime baciate.
Voto 6

Irama “Ovunque sarai”
La presenza scenica non è per niente male, e la voce assume valore quando la adopera nei toni alti. La musica si presta bene all’ orchestrazione Sanremese. Dopotutto non è male anche se non ha la forza di imporsi.
Voto 6

Aka 7even “Perfetta così”
Attacco con inconfondibile suono di chitarra classica, viene da Amici e da un grande successo estivo. Bella la voce anche se il giovane deve ancora fare molta strada. Ci sarebbero i mezzi per emergere ma in questa esibizione non li ha completamente mostrati, rimanendo a mezza strada tra un brano orecchiabile e un pezzo un po’ più impegnato.
Voto 6

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Highsnob e Hu “Abbi cura di te”
Il timbro del cantante ricorda molto quello de “Le luci della centrale elettrica” e anche la lentezza della narrazione, fluente. Le voci di Michele Matera e Federica Ferracuti si fondono armonicamente insieme e appaiono perfettamente sincroniche. Anche la loro è una canzone che parla d’ amore basata sul tema del ricordo: Siamo un universo fatto di parole/Che non ci siamo detti/E per ricordarle, me le tatuerò/Perché non ti sento ma tutto qua parla di te
Voto 8

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