Più di un miliardo di diritti d'autore persi durante la pandemia

I dati catastrofici degli incassi mondiali per cultura e spettacolo e le parole del direttore generale della Siae, Gaetano Blandini, per sostenere l'imprenditoria artistica

Più di un miliardo di diritti d'autore persi durante la pandemia
Preroll AMP

redazione Modifica articolo

28 Ottobre 2021 - 16.34


ATF AMP

Una categoria ferocemente colpita dal Covid-19 durante l’anno 2020 è stata quella dei creatori. I creatori di contenuti culturali e di spettacolo – letteratura, musica, arti visive, teatro, cinema televisione – hanno dovuto fare i conti con un’amara verità, segnalata dalla Cisca(Confederazione Internazionale delle Società d’Autori e Compositori) e diffusa dalla Siae (Società Italiana degli Autori ed Editori): la raccolta mondiale di royalty per i creatori ha subito enormi perdite che superano il miliardo di euro e segna una diminuzione del 9,9%.

Top Right AMP

Con il termine “royalty” si vuole indicare quando l’editore versa all’autore di un’opera dell’ingegno in percentuale sugli incassi, come diritto d’autore.

 

Dynamic 1 AMP

A causa della quarantena e delle misure di contenimento del virus è stata sacrificata l’esperienza di vivere l’artisticità dal vivo, portando gli incassi ad abbassarsi fino a 9,32 miliardi di euro. Infatti, anche se c’è stato un aumento dell’utilizzo dello streaming video e audio a livello mondiale, rimangono persi molti miliardi (oltre ovviamente alla suggestività imparagonabile degli eventi in live).

Qualche dato: una diminuzione del 45% per le esecuzioni pubbliche e dal vivo (i concerti un calo stimato del 55%), per le opere musicali si stima un abbassamento del 10,7% e l’emittenza radiotelevisiva, la fonte di maggior incasso per i creatori, è diminuita del 4,3%. Di pari passo, inversamente, le riscossioni digitali  sono aumentate del 16,6%.

 

Dynamic 1 AMP

L’intervento di Blandini, direttore generale della Siae, cerca di far riflettere sulla gravità del problema per poterlo arginare e trovare nuove formule vincenti: “è nostro preciso dovere assicurare che venga fatto tutto il possibile affinché il patrimonio artistico e culturale, che contribuisce sensibilmente alla crescita economica del nostro Paese, riceva la giusta attenzione in termini di strategie, programmazione e sostegno finanziario, affinché il settore possa riprendere il suo sentiero di crescita”. Il discorso di mobilitazione si conclude così:è necessaria, conclude, “una visione sistemica e un’idea di sviluppo condivisa per attivare una vera ripartenza con un’attenzione particolare ai lavoratori creativi e alle loro specifiche esigenze riconoscendo, misurando e sostenendo lo sforzo imprenditoriale in questo settore così importante per l’Italia”.

 

FloorAD AMP
Exit mobile version