Primo ciak a Roma per "Piove" di Paolo Strippoli

Il film, scritto da Jacopo del Giudice, nasce nel progetto giovani di qualità del Centro Sperimentale di Cinematografia e del Premio Solinas. Coproduttori Marina Marzotto e Mattia Oddone per Propaganda Italia.

Primo ciak a Roma per "Piove" di Paolo Strippoli
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23 Febbraio 2021 - 16.13


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Paolo Strippoli, regista della nuova generazione, dirige il suo secondo lungometraggio: Piove. Già avviate le riprese nella Capitale con un cast di rilievo con Fabrizio Rongione, attore feticcio dei fratelli Dardenne, Cristiana Dell’Anna, nota per il suo ruolo nella serie Gomorra, Francesco Gheghi con un ruolo nel recente Padrenostro di Claudio Noce e la piccola Aurora Menenti con già quattro lungometraggi alle spalle.

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Il film nasce in seno ad un progetto che punta ai giovani di qualità provenienti dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e dalla fucina del Premio Solinas tanto voluto da Gianmaria Volonté. Piove, scritto da Jacopo del Giudice, classe 1991, ha vinto infatti la 32° edizione del Premio Franco Solinas, con la giuria che lo ha definito: “Un horror dei sentimenti, senza precedenti nel nostro paese. Una storia estrema come estrema è la follia che racconta”.

Con Piove, il ventottenne Strippoli è già al suo secondo lungometraggio, dopo A classic horror story già pronto per l’uscita in codirezione con Roberto De Feo, anche lui nel palmares del Premio Solinas 2019 per la sceneggiatura. Direttore della fotografia, il trentunenne Cristiano Di Nicola che con Piove firma il suo terzo lungometraggio.

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Il film racconta la società attuale, sempre più sotto pressione e per questo spesso rancorosa, con i codici del genere thriller/horror applicati a un dramma familiare: “La Roma di Piove – dichiara Strippoli – è costantemente sul punto di esplodere, e non è troppo distante da quella reale. Basta trovarsi in fila al supermercato o alle poste, nel traffico del Raccordo, in un autobus troppo pieno per sentire la rabbia strisciare tra la gente. È la stessa rabbia che alimenta le declinazioni peggiori della politica di oggi, che dà adito agli sfoghi più beceri sui social network, che ci rende sempre più individualisti”.

La produzione, per rendere più forte il progetto intorno ai giovani, ha scelto firme esperte come l’autore uruguaiano Gustavo Hernandez, La casa muda, che ha collaborato alla sceneggiatura. Nello Giorgetti per la scenografia, Nicoletta Taranta per i costumi.  
Il film è prodotto da Marina Marzotto e Mattia Oddone per Propaganda Italia, che già avevano condiviso con Jean Vigo e Rai Cinema 5 è il numero perfetto di Igort (2019), prima opera del graphic novelist. “Proseguiamo il nostro cammino credendo nelle storie e nei talenti italiani, cercando un cinema che sia nostro quanto universale e per questo i nostri film nascono dal confronto con i mercati internazionali, la ricerca di linguaggi comuni (il genere), tanto quanto di uno sguardo autoriale che sia unico e distintivo”, dichiara Marina Marzotto.

Il film è una coproduzione internazionale con la belga GapBusters, guidata da Joseph Rouschcop, già coproduttore in Italia di Il Primo Re di Matteo Rovere, Miss Marx di Susanna Nicchiarelli e Freaks Out di Gabriele Mainetti.

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